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VAE PAUPERIBUS, GUAI AI POVERI CHE LA PAGANO SEMPRE PER TUTTI

Si è subito capito che il neoministro del Welfare, Elsa Fornero insegna a Torino e non alla Bocconi di Milano, costosissima università iperprivata per giovinetti dal quattrino abbondante. Il ministro, all’idea di tassare ulteriormente i poveri, da sempre fin troppo spremuti, si è commosso fino alle lacrime dimostrando preoccupazione per il loro non roseo futuro. Umano cedimento impensabile in un bocconiano doc geneticamente ben conscio che i poveri non vanno commiserati, bensì tutelati come tali favorendo in ogni modo la crescita del loro numero. Un poco come si fa con i panda ed i gorilla di montagna chiusi nelle loro riserve, avendo ben chiaro che, senza poveri i ricchi non potrebbero esistere. Ai giovani virgulti bocconiani nel corso degli anni di studio si insegna che i ricchi (ma quelli autentici a miliardi) vanno ammirati, stimati, amati nonché venerati, ubbiditi ed imitati nel modo più assoluto. Anche la sola idea di contrariarli minimamente è considerata bestemmia atroce, da non essere nemmeno pensabile. Questo spiega perché i beni della Chiesa, di gran lunga il più ricco immobiliarista italiano con il possesso del 20%degli edifici di valore, non sono stati minimamente tassati anche se nulla hanno a che fare con il culto. Si insegna pure loro che i poveri, come diceva il marchese De Sade, sono ingenui e creduloni perché se non fosse così non sarebbero poveri. Arduo compito dei nostri bocconiani così ammaestrati, assurti alle più alte cariche dello Stato, sarà spiegare pazientemente ai meno abbienti come sia giusto che tirino la cinghia, fino al rischio di tagliarsi in due, per poter permettere il finanziamento di grandi opere assolutamente indispensabili come il Ponte sullo Stretto, ammirevole frutto di ingegneria tanto caro alla Mafia ed alla ‘Ndrangheta che gentilmente da sempre forniscono voti a molti noti politici. Altra impresa titanica sarà comunicare ai pendolari viventi nell’area compresa tra Milano e Genova, soliti alzarsi alle sei del mattino, viaggiando al freddo in vagoni lerci, spesse volte anche in piedi ed in ritardo, quanto sia per loro utile che il nuovo governo abbia subito sbloccato 1100 miliardi di euro per l’alta velocità tra le due città, costruendo una galleria di ben 54 chilometri facendo risparmiare alla ricca utenza futura ben 10 minuti del suo preziosissimo tempo per l’intero percorso. Sempre per agire in favore degli italiani tutti, è stato finanziato il progetto già messo a punto dal governo berlusconiano, per Roma Capitale. Soldi che certamente saranno spesi in nome di draconiana onestà e risparmio. Contemporaneamente è stato fatto sapere alla stampa che, dopo la modica spesa di 4000 miliardi per altri tratti di alta velocità, sarà possibile durante il viaggio consumarvi un pranzo cucinato dal grande cuoco Marchesi per la modica cifra di 200 euro. Cosa che sicuramente stimolerà l’entusiasmo di tutti i pendolari. Nell’attesa di queste autentiche rivoluzioni nel trasporto italiano, la benzina è stata aumentata per la quinta volta dall’inizio dell’anno e così l’Italia avrà finalmente un record assoluto: quello della benzina più costosa del mondo. Sempre in tema di mezzi di trasporto, l’ex ministro La Russa come eredità ci ha lasciato l’acquisto di ben 320 nuovi caccia di produzione nordamericana. Riteniamo che saranno inseriti nel piano Viaggiare Sicuri poiché ci tuteleranno dal rischio di invasione di feroci paesi predatori attirati dal luccichìo delle pensioni minime italiane e dai nostri salari equivalenti circa alla metà di quelli tedeschi.

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