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Bullismo a scuola: la Regione interviene con fondi per il Sobrero di Casale Monferrato e il Ciampini-Boccardo di Novi Ligure

Alessandria – È anche quella di Alessandria la provincia piemontese dove il bullismo scolastico è diventato una vera e propria piaga sociale. Se a livello nazionale, secondo i dati del Ministero, si viene a sapere che circa il 25% dei ragazzi ha subìto episodi di bullismo con una diminuzione addirittura di attesa di vita, depressione e abbandono scolastico, nella nostra provincia il dato aumenta.
“Davanti a questo – dichiara l’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorinonon possiamo rimanere inerti e il ruolo della scuola, come quello degli insegnanti, è determinante”.
Parole forti che fanno da incipit all’annuncio dell’esito del bando dedicato al contrasto dei fenomeni in questione e promosso proprio dall’assessorato di Chiorino. Le scuole riceveranno un contributo regionale fino a 6.000 euro, per realizzare, entro l’anno scolastico in corso, percorsi didattico-educativi rivolti agli studenti. Alle scuole è data, inoltre, la possibilità di utilizzare parte delle risorse per servizi di supporto psicologico. Il Sobrero di Casale riceverà 2.464 euro e il Ciampini-Boccardo di Novi Ligure 5.580 euro.

Riceviamo dalla Regione Piemonte e pubblichiamo
La Regione Piemonte ha assegnato a 32 scuole superiori un contributo complessivo di 173.000 euro da investire in progetti di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo.
Le scuole sono così ubicate:

  1. 17 (di cui 2 paritarie) tra Torino e città metropolitana,
  2. 5 nel Novarese,
  3. 4 nel Cuneese,
  4. 3 nell’Astigiano,
  5. 2 nell’Alessandrino,
  6. 1 nel Verbano.

“Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza educativa, dall’impatto sociale devastante, sia per chi subisce il bullismo sia per chi vi assiste: è ora di dire basta – sostiene l’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorino – I dati del Ministero illustrano come circa il 25% dei ragazzi ha subito episodi di bullismo con una diminuzione addirittura di attesa di vita, depressione e abbandono scolastico. Non possiamo rimanere inerti e il ruolo della scuola, come quello degli insegnanti, è determinante”.
Ogni scuola riceverà un contributo fino a 6.000 euro per realizzare entro la fine dell’anno scolastico percorsi didattico-educativi rivolti agli studenti. Alle scuole è data, inoltre, la possibilità di utilizzare parte delle risorse per servizi di supporto psicologico.
“Abbiamo a cuore la scuola, chi ci vive e lavora ogni giorno perché nella scuola si formano gli adulti di domani – aggiunge Chiorino – La sfida di oggi è prendersi cura del futuro dei nostri ragazzi, partendo dalla qualità dell’istruzione e rimettendo la scuola al centro, con la consapevolezza che è proprio da qui che si creano le radici per formare le generazioni future”.

 

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