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PER FABBIO E LA LEGA UNA RICUCITURA A METÀ

Dopo il summit torinese fra PDL e Lega, il Carroccio appoggerà Fabbio fino a fine mandato ma non rientreranno in giunta i tre assessori estromessi. Futura assessora potrebbe essere Vittoria Poggio di recente passata nelle file del Carroccio proveniente dal PDL.
Alessandria (a.g.)
(10.12.2011) – La missione di Cavallera ha sortito l’effetto sperato solo a metà. Da Torino Cota, scavalcando bellamente il segretario provinciale della Lega Nord Riccardo Molinari,  ha imposto ai suoi di rientrare in giunta, ma anche stavolta Fabbio e ha preso tutti in contropiede. Nel senso che ha preso tempo facendo trapelare l’ipotesi che dei tre leghisti non se ne fa niente preferendo far rientrare nei ranghi la transfuga Vittoria Poggio, passata recentemente dal PDL alla Lega, ed ora pronta a rientrare per avere un assessorato. Tutto si svolge secondo il peggiore repertorio da sacrestia dove l’ipocrisia, la doppiezza, il pentimento peloso e il “volemose bbène”, tipici di chi nei secoli ha rovinato l’Italia, la fanno da padroni. Tutto ciò anche perché Fabbio se ne infischia dei dictat di Cota che dimostra di non conoscere la situazione alessandrina dove i contrasti politici sono troppo forti, tali da trasformarsi in personali. Qui da noi le lacerazioni tra il sindaco Piercarlo Fabbio e la Lega sembrano avere scavato un solco profondo anche se, conoscendo personaggi ed interpreti, è possibile ancora di tutto e non si escludono colpi di scena. In conseguenza dello strappo sulla manovra di bilancio, originato dalla decisione dei consiglieri del Carroccio di non votare il documento se non approvato all’unanimità dai revisori (cosa che non è avvenuta) ed il conseguente ritiro delle deleghe da parte del sindaco ai tre leghisti in giunta (Evaldo Pavanello, Ugo Robutti e Gian Paolo Lumi), dopo il summit torinese tra gli stati maggiori di Lega e PDL s’è tentato di metterci una pezza per evitare che questa Giunta sia commissariata. La Lega garantirà il sostegno a Fabbio fino a fine mandato, accontentandosi, con ogni probabilità, dell’ingresso nell’esecutivo di un solo esponente. All’incontro erano presenti per la Lega il governatore Roberto Cota, il segretario provinciale Riccardo Molinari, il presidente del Consiglio comunale, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il capogruppo Roberto Sarti, il consigliere ed europarlamentare Tino Rossi, il coordinatore regionale PDL Enzo Ghigo, i capigruppo Fabrizio Priano (FI) e Antonio Maconi (AN) e ovviamente Fabbio. Rientrate le voci sul possibile ingresso dell’Udc in maggioranza, soprattutto in vista dell’imminente scadenza elettorale. Caldeggiata dai vertici piemontesi, l’entrata nella coalizione del partito di Casini è stata ragione di scontro all’interno del gruppo consiliare alessandrino, con l’ex PDL Giuseppe Bianchini favorevole e il capogruppo Giovanni Barosini contrario. Forse ha ragione chi sostiene che il presidente del consiglio provinciale Barosini abbia già stretto un patto di ferro con la candidata sindaco di Alessandria per il centrosinistra Rita Rossa (leggi Palenzona) e con il presidente della Provincia Paolo Filippi.

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