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Aumentati del 19,1% i reati informatici in Piemonte

Torino – La notizia è di ieri e l’ha data Confartigianato secondo cui le imprese piemontesi sono sempre più soggette a reati informatici. Nell’ultimo anno, nella nostra regione, sono cresciuti del 19,1%, in Italia del 18,4%, mentre in testa alla triste classifica delle regioni italiane abbiamo in testa la Toscana con +35,5%, la Puglia con +25,0% e la Lombardia con +24,8%. Qui da noi si registrano 68 denunce ogni 10.000 abitanti, in Italia sono 54. Inoltre, secondo la rilevazione tematica di Eurobarometro della Commissione Europea in Italia la quota di micro, piccole e medie imprese che nell’ultimo anno ha fronteggiato almeno un attacco informatico è del 37%, superiore di 9 punti percentuali rispetto al 28% della media Ue. L’Istat stima che il 42,1% delle micro e piccole imprese (MPI) considera il fenomeno molto preoccupante. Gli “attacchi” possibili sono di diversa natura: si può trattare di virus, spyware o malware, attacco di phishing, acquisizione di account o furto di identità, hacking di conti bancari online, accesso non autorizzato a file o reti, ransomware (malware che limita l’uso dei dispositivi e permette di ripristinare le funzionalità dopo il pagamento di un riscatto), attacco DoS (che impedisce di accedere alla rete o alle risorse del computer), ascolto non autorizzato di videoconferenze o messaggi istantanei.

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