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ASL-AL FA DI TUTTO PER ALLUNGARE I PAGAMENTI DELLE FATTURE

Alessandria (Max Corradi) – L’Asl Al minaccia la sospensione di pagamento alle strutture convenzionate private per errori materiali, cioè per motivi che non determinano la nullità del documento fiscale. Infatti la legge italiana consente di non pagare le fatture dei fornitori solo in presenza di errori sostanziali (eccessiva onerosità sopravvenuta dell’importo a saldo) e quando il titolo è difforme dal contratto cui si riferisce. Tuttavia l’art.25 del DL 66/2014 ha incrementato le informazioni obbligatorie delle fatture verso la Pubblica Amministrazione (Asl Al, nel nostro caso) con la previsione del Codice Identificativo Gara (CIG) e del Codice Unico di Progetto (CUP), utilizzati nell’ambito degli appalti pubblici e di utilizzo delle risorse europee che hanno la finalità di gestire, monitorare e tracciare i flussi dei pagamenti. In loro assenza la PA può rifiutare il pagamento. In una lettera (leggi sotto) inviata ai presìdi socio sanitari convenzionali in data 29 marzo 2016 (l’altro ieri) il coordinatore distrettuale dottor Roberto Stura precisa che “nel caso in cui vi siano difformità di fatturazione rispetto all’accordo (contratto/delibera) verrà sospesa la liquidazione e conseguentemente il pagamento in quanto non conforme”. Peccato che la citata convenzione tra l’Asl Al e le strutture private di assistenza agli anziani e ai disabili sia scaduta da due anni e in questo caso la parte inadempiente è l’Asl Al che, pertanto, non può accampare diritti essendo in difetto verso i fornitori. Questa decisione univoca da parte dell’ente pubblico comporta insopportabili dilazioni nei pagamenti che passano dai sofferti 60 giorni a 120 e 150 giorni.
“La situazione è insostenibile – ci ha detto il responsabile di una struttura convenzionata – perché stiamo già lavorando con margini risicati e un ulteriore allungamento dei pagamenti è per noi un’autentica mazzata”.

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