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Palenzona in forte recupero per la nomina alla presidenza di Fondazione Crt

Torino (Giulia Giraudo) – Si compatta il “fronte istituzionale” per il rinnovo della presidenza alla Fondazione Crt: oltre a Comune e Regione converge anche la Camera di Commercio di Torino. Regge la candidatura di Fabrizio Palenzona, ex vicepresidente di Unicredit, attuale presidente di Aeroporti di Roma nonché titolare di una lunga serie di altri incarichi presenti e passati, Palenzona è il principale sfidante dell’attuale presidente Giovanni Quaglia. Le elezioni sono per aprile anche se potrebbero slittare a maggio data l’obiettiva situazione di stallo. Per candidarsi, Palenzona dovrà raccogliere almeno sei firme tra i 18 componenti del consiglio d’indirizzo. Un obiettivo alla portata del candidato che in passato, pur senza incarichi formali, è stato a lungo il “dominus” dell’ente. Dopodiché i consiglieri d’indirizzo, in aprile e a scrutinio segreto, dovranno indicare la propria preferenza tra i candidati che sono diventati tre: Fabrizio Palenzona, Giovanni Quaglia e Andrea Ganelli. La candidatura del “Camionista di Pozzolo” preannuncia però una sfida con pochi precedenti nel mondo delle fondazioni bancarie, con tre pretendenti che si contenderanno la poltrona pesante: Crt, oltre alla presenza residuale nell’azionariato della banca conferitaria (Unicredit), ha quote pesanti in Atlantia – che controlla proprio Adr – e Banco Bpm. Non basta perché Fondazione Crt è stata uno degli attori dello scontro per la governance delle Generali, al fianco di Del Vecchio e Caltagirone. Crt ha avuto finora solo tre presidenti dalla sua istituzione e nel mondo delle fondazioni la prassi vuole che si arrivi al voto con un accordo preliminare sul candidato vincente. Il nostro “camionista” Fabrizio Palenzona è stato a lungo lontano dai riflettori dopo l’uscita da Unicredit, pur continuando ad avere un ruolo in partite importanti: da Atlantia-Autostrade fino al ruolo di “ambasciatore” per conto di Intesa Sanpaolo ai tempi dell’opa su Ubi Banca. E nonostante la richiesta insistente che a guidare la Fondazione della Cassa di risparmio di Torino sia un torinese, legato al territorio e con uno sguardo attento anche al “rinnovamento” di cui la città avrebbe bisogno, Palenzona è il migliore, il più intelligente, preparato e scafato di tutti. E per il mondo finanziario è questo quello che conta.

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