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DAL SOVRANO MILITARE ORDINE DEL TEMPIO

SOLO NOI SIAMO TEMPLARI REGOLARI –
Stante il continuo aumento delle obbedienze sedicenti templari, nel rimarcare che nessuno al mondo può vantare la diretta discendenza da un ordine soppresso nel 1312 da papa Clemente V con la bolla Vox in Excelso, considerato che molti finti ordini templari (praticamente tutti) derivano dall’ordine fondato nel 1705 da Filippo d’Orléans (discendente diretto di Filippo il Bello re di Francia che ci mandò al rogo dopo un processo infame tra il 1307 ed il 1314) che era un libertino ateo e dissoluto, è chiaro che dei templari odierni non ce ne facciamo niente, neppure dei sedicenti templari cattolici che annoverano le donne nonostante San Bernardo non le prevedesse e, checché ne dicano alcune scrittrici che credono di saper tutto sui Poveri Cavalieri di Cristo ed alcune femministe al seguito, le “templaresse” non sono mai esistite. Noi del Sovrano Militare Ordine del Tempio – Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone applichiamo alla lettera la regola di San Bernardo e facciamo voti di obbedienza, povertà e castità intesa come sobrietà di costumi e fedeltà assoluta alla propria moglie, per cui siamo regolari. Dopo la soppressione dell’Ordine, il re del Portogallo Dionigi I fondò l’Ordo del Cristo nel 1318 per raccogliere i disciolti Cavalieri del Tempio ed i loro beni. Dionigi ebbe l’approvazione papale con la bolla “Ad ea ex quibus” del 14 marzo 1319 di Giovanni XXII, che si riservò il diritto di conferirne le onorificenze. Il nuovo Ordine Templare riprese i lavori sotto la guida del Maestro Generale Gil Martins. Ricevette tutto il patrimonio dell’Ordine dei templari in Portogallo. La sua missione originale era di portare guerra nei territori musulmani, cioè nel Nord dell’Africa. L’ottavo maestro, Enrico il Navigatore, allargò l’azione dell’Ordine all’Africa nera. In seguito, la carica di maestro appartenne automaticamente al re. L’Ordine mantenne l’abito bianco e la regola cistercense dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, e la sua insegna fu ricavata sovrapponendo alla croce patente rossa templare una croce latina d’argento che simboleggia l’innocenza dell’Ordine dalle oltraggiose accuse che avevano provocato la sua estinzione. Vi potevano accedere solo i nobili dopo un noviziato di tre anni nelle campagne militari contro gli infedeli e dopo aver pronunciato i voti di povertà, obbedienza e castità. La sede originaria dell’istituzione cavalleresca era situata a Castro Marino, nell’Algarvia ed in seguito fu spostata a Tomar, nel vecchio convento dei templari, ribattezzato Monastero del Cristo. Il Sommo Pontefice Eugenio IV (1431 – 1455) autorizzò i Cavalieri di Cristo ad esigere le decime nei territori conquistati ai mussulmani, mentre i sovrani portoghesi premiarono il valore di quest’Ordine con donazioni di terre e castelli. Con una successiva Bolla, Papa Callisto III (1455 – 1458) investì l’Ordine della giurisdizione spirituale nelle terre a lui soggette, con l’autorizzazione a conferire i relativi benefici. La potenza dei Cavalieri di Cristo crebbe enormemente, ma l’Ordine non ne abusò, rimanendo invece spronato dal solo ideale del trionfo della Fede. Col tempo, nonostante che l’Ordine del Cristo fosse diventato un Ordine dinastico portoghese, i Pontefici romani si sentirono legittimati a crear cavalieri per loro conto, dando vita, di fatto, ad uno scisma che generò un ramo autonomo non riconosciuto dai veri templari portoghesi. Il vero Ordine, il cui simbolo spiccava nelle vele delle navi portoghesi, declinò con la morte del re Sebastiano nel 1578. Ma non scomparve. Mentre il ramo pontificio subì nel tempo varie modifiche negli Statuti, riformato sotto il pontificato di Leone XIII (1878 – 1903) e definitivamente restaurato il 7 febbraio 1905 con il Breve Multum ad Excitandos del papa San Pio X che gli attribuì la denominazione di Supremo, divenendo Supremo Ordine della Milizia di Nostro Signore Gesù Cristo, al momento quiescente non essendovi più in vita insigniti. l’Ordo de Cristo continuò a lavorare in modo riservato e la sua discendenza giunse fino ai nostri giorni. Assunse l’appellativo di Ordo Supremus Militaris Templi Yerosolimitani scritto con la Y maiuscola all’inizio. Il 3 settembre 1981 a Lisbona i templari dell’Ordo Supremus Militaris Templi Yerosolimitani scritto con la Y all’inizio, insieme a due rappresentanti italiani, nominarono Gran Maestro dell’Ordine il professor Gianluigi Marianini, cui attribuirono anche il Motu Proprio, cioè la facoltà di disporre di tutti i poteri per esercitare sovranità immediata su tutto l’Ordine dei Templari. Nel diploma si legge: “Ordo Supremus Militaris Templi Yerosolimitani. Il Capitolo dei Cavalieri Templari, a parere unanime elegge e proclama Gran Maestro dell’Ordine il Professor Gianluigi Marianini, assegnandogli le prerogative del grado ed il Motu Proprio. Lisbona 3 settembre 1981”. Solo dopo l’annullamento della scomunica Vox in Excelso, sancito con la riforma del Diritto Canonico voluta da Papa Giovanni Paolo II nel 1983, Gianluigi Marianini riprese l’attività di Templare riunendo a Torino un primo gruppo di cavalieri. Nel 2006 decideva di rifondare l’Ordine Templare, azzerando Motu Proprio tutti i precedenti ordini e sedicenti tali, e recuperando la vecchia regola. L’Ordine Templare fondato nel 2006 dal professor Gianluigi Marianini è il nostro Ordine, il Sovrano Militare Ordine del Tempio – Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone. Il professor Gianluigi Marianini moriva cristianamente a Vicoforte Mondovì il 25 gennaio 2009.

Sovrano Militare Ordine del Tempio
Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone
Torino
www.smodelt.org

LA GRAN SEGRETERIA

 

 

 

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