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Dalla Russia con fraterna amicizia

di Andrea Guenna – Un carissimo amico di Mosca – che è anche un collega e un nostro lettore – ci ha inviato questo messaggio a proposito della vita, intesa alla maniera dei russi: un po’ malinconica come malinconici sanno essere solo loro, e come so essere un po’ anch’io.
So che è già comparso sui social, ma la versione originale è questa del mio amico Sasha.
Non è escluso che, prima o poi, tornerò da voi – carissimi, buoni e generosi fratelli di Russia – a posare le ossa.
Tiemmi il posto Sasha. Da voi c’è tanto spazio che un buco nella terra in qualche foresta per me non sarà difficile trovarlo e ottenerlo.
Grazie Fratello mio.
Un abbraccio.

Navigatori nel tempo

Siamo nati negli anni 40-50-60.
Siamo cresciuti negli anni 50-60-70.
Abbiamo studiato negli anni 60-70-80.
Ci frequentavamo negli anni 70-80-90.
Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Ci avventurammo negli anni 80-90.
Ci stabilizzammo negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi negli anni 2010.
E stiamo andando con decisione verso il 2030.
Si scopre che abbiamo vissuto OTTO decadi diverse.
DUE secoli diversi.
DUE millenni diversi.
Siamo passati dal telefono con operatore per le chiamate interurbane, alle videochiamate in qualsiasi parte del mondo; siamo passati dai cinema a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle email e WhatsApp.
Dalle partite in diretta alla radio, alla TV in bianco e nero, e poi alla TV HD.
Siamo andati al Video Club e ora guardiamo Netflix.
Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte in mano sui nostri telefoni cellulari e IPad.
Indossammo pantaloncini per tutta la nostra infanzia e poi pantaloni lunghi, scarpe stringate, bermuda, ecc.
Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, l’influenza H1N1 e ora il COVID-19.
Abbiamo guidato su pattini, tricicli, auto inventate, biciclette, motorini, auto a benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici al 100%.
Sì, ne abbiamo passate tante ma che bella vita abbiamo avuto!
Potrebbero classificarci come “essenziali”; persone nate in quel mondo degli anni Cinquanta, che hanno avuto un’infanzia analogica e un’età adulta digitale.
Siamo una specie di “Yaa seen-it-all – già visto tutto”.
La nostra generazione ha letteralmente vissuto e testimoniato più di ogni altra in ogni dimensione della vita.
È la nostra generazione che si è letteralmente adattata al “CAMBIAMENTO”.
Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA.

Il tempo non si ferma ma noi sì

La vita è un compito che ci siamo portati a fare a casa.
Quando guardi… sono già le sei del pomeriggio; quando guardi… è già venerdì; quando si guarda… il mese è finito, quando si guarda… l’anno è finito; quando si guarda… sono passati 50, 60 e 70 anni!
Quando guardi… non sappiamo più dove sono i nostri amici.
Quando guardi… abbiamo perso l’amore della nostra vita e ora è troppo tardi per tornare indietro.
Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo. Non smettere di avere qualcuno al tuo fianco, perché i tuoi figli presto non saranno tuoi e dovrai fare qualcosa con quel tempo rimanente, dove l’unica cosa che ci mancherà sarà lo spazio che può essere goduto solo coi soliti amici. Quel tempo che, purtroppo, non torna mai.

È necessario eliminare il “dopo”

“DOPO… ti chiamerò”.
“DOPO… Io faccio”.
“DOPO… lo dico”.
“DOPO… Io cambio”.
Lasciamo tutto per Dopo, come se il Dopo fosse migliore… Perché non lo capiamo…
“DOPO… il caffè si raffredda”.
“DOPO… la priorità cambia”,
“DOPO… il fascino è perso.”
“DOPO… presto si trasforma in tardi”.
“DOPO… la nostalgia passa”.
“DOPO… le cose cambiano”.
“DOPO… i bambini crescono”.
“DOPO… la gente invecchia”.
“DOPO… il giorno è notte.
“DOPO… la vita è finita”.
Non lasciare niente per Dopo, perché in attesa del Dopo, puoi perdere i migliori momenti, le migliori esperienze, i migliori amici, i più grandi amori. Ricorda che Dopo potrebbe essere tardi. Il giorno è oggi.

Non c’è più tempo

Sempre insieme.
Sempre uniti.
Sempre fratelli.
Sempre amici.

Sasha

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