Press "Enter" to skip to content

Mentre la campagna elettorale a Novi è al calor bianco, spunta una candidata già condannata con sentenza passata in giudicato

Novi Ligure – Dopo la diffusione sui social d’un sondaggio elettorale che dà Muliere (Pd) al 35%, Perocchio (Lega) al 25%, Porta (FI, FdI) al 20%, è scoppiata la bagarre tra i principali schieramenti. Nello stesso messaggio si legge che la Lega ha già raggiunto un accordo per il secondo turno col Movimento 5 Stelle. E mentre il fantomatico sondaggio sembra essere inesistente, la confusione aumenta.
Da una parte il Pd – indicato come committente di quel sondaggio – si affretta a smentire col proprio candidato sindaco Rocchino Muliere che dichiara: “Non abbiamo assolutamente commissionato nessun sondaggio e non siamo certo noi che facciamo circolare notizie infondate. Questi messaggi dimostrano la profonda debolezza politica di chi preferisce inventarsi sondaggi piuttosto che concentrarsi sui temi veri della città”.
Non è mancata la piccata reazione di Maria Rosa Porta, candidata per Forza Italia e Fratelli d’Italia, che in una nota pubblicata da qualche blog locale scrive: “Nonostante la mia lunga esperienza politica mai mi sono trovata ad affrontare una campagna elettorale subdola e mistificatoria come questa. Da novese doc ho preferito lasciar correre tutti gli attacchi per rispetto di me stessa, della politica (per come io la intendo) e dei Novesi che, dopo aver subito l’onta del Commissariamento, non meritano di assistere all’ennesimo spettacolo così poco edificante. Ma questa volta, siccome si tratta di scorretta informazione verso il Cittadino, mi sento in dovere di intervenire in nome di quella trasparenza e rispetto degli altri che da sempre contraddistinguono il mio operato politico. La legge prevede l’obbligo di accompagnare il sondaggio con alcune informazioni essenziali, quali il soggetto realizzatore e quello committente, la consistenza numerica e l’estensione territoriale del campione utilizzato, il numero di coloro che non hanno risposto”.
E poi la perenne candidata sindaco di Novi rincara la dose e bacchetta gli altri candidati: “Chi fa girare un sondaggio falso, falso perché la legge ben regolamenta la disciplina dell’informazione politica (e di questo sondaggio non vi è nessuna traccia documentata) contro legge perché la legge vieta l’uso di sondaggi a 15 giorni dal voto, denuncia chiaramente la sua debolezza… La debolezza di un avversario politico che a corto di argomentazioni programmatiche valide o di canditati autorevoli utilizza strumenti di distrazione di massa”.
A questo punto, noi che cerchiamo di essere cronisti, quelli che prima di scrivere si documentano, facciamo presente alla signora Porta che anche lei ha fatto uno scivolone con la sua lista che annovera una signora rumena condannata qualche anno fa a sei mesi di carcere (beneficiando della condizionale) per i reati di violazione della disciplina dell’immigrazione e di falsa attestazione della propria identità a un pubblico ufficiale (sentenza a lato).
Non c’è che dire, ancora una volta Novi si dimostra quello che è.

Foto tratta da Telecity

Comments are closed.