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GLI EBREI DISERTANO IL 25 APRILE PER NON SFILARE COI CENTRI SOCIALI: SONO PRO PALSTINESI ED ANTIEBRAICI

Roma (ANSA) – Un altro 25 Aprile di polemiche e divisioni a Roma, con la festa della Liberazione dal nazifascismo che ormai sembra impossibile celebrare in modo unitario. L’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) è tornata a sfilare dal Colosseo a Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza, ma anche quest’anno erano assenti la Brigata Ebraica e l’Associazione nazionale ex deportati nei campi di sterminio (Aned). Per protesta – hanno spiegato – contro la presenza nel corteo di centri sociali e associazioni filo-palestinesi, considerate anti-israeliane se non antisemite. Lo scorso anno il corteo ufficiale venne annullato, mentre la Brigata ebraica – che ricorda gli ebrei inquadrati con gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale – partecipò con l’Aned a una celebrazione in piazza del Campidoglio. Nel 2014 filo palestinesi e giovani della Comunità ebraica vennero alle mani. L’Anpi parla di un corteo, dalle ore 10, “inclusivo, solidale ed accogliente”, per il 71° anniversario della Liberazione che coincide con il 70° del voto alle donne, dell’avvento della Repubblica e dell’Assemblea costituente. Tra i temi però anche l’accoglienza a rifugiati e migranti. Alle 11 a Porta San Paolo i comizi di ex partigiani e della giornalista e scrittrice Luciana Castellina. Una delegazione all’Idroscalo di Ostia al monumento a Pier Paolo Pasolini. La Brigata Ebraica era invece con la Comunità degli ebrei romani e l’Aned alle 9.30 davanti al Museo della Resistenza in via Tasso, dove i nazi-fascisti torturavano i loro prigionieri.

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