Press "Enter" to skip to content

Mattia Roggero su Amag Ambiente: il centrosinistra tarocca i dati, la vera storia della multiservizi è un’altra rispetto a quello che racconta il sindaco Abonante

Alessandria – Bagarre in consiglio comunale tra il sindaco Giorgio Abonante e il capogruppo della Lega Mattia Roggero.
“Siamo molto preoccupati – ha detto Roggero – per il futuro del Gruppo Amag, su cui il sindaco Abonante e l’assessore Perrone creano confusione ad arte, mistificando i fatti. Forse per giustificare i nuovi aumenti della Tari alle porte, inaccettabili in un momento così delicato per tanti alessandrini”.
Roggero giovedì scorso aveva partecipato alla Commissione Bilancio dedicata alla multiutility, e cerca di fare un po’ di chiarezza sulla situazione: “Il gruppo Amag – spiega – è stato ereditato in pessime condizioni dovute alla gestione Rossa-Abonante, nel 2017. Oltretutto il management scelto dal centro sinistra era blindato da contratti in scadenza solo nel 2019, e ha quindi gestito di fatto la multiutility fino al 2019. Nel successivo triennio – continua l’esponente leghista -, dal 2019 al 2022, i nuovi amministratori hanno compiuto un mezzo miracolo. Sono stati pagati tutti i fornitori, fra cui centinaia di imprese del territorio, spesso a rischio fallimento per fatture scadute da anni, e le aziende del gruppo sono state risanate sul piano finanziario, tornando a ottenere finanziamenti dal sistema bancario. Parliamoci chiaro, dopo la gestione del centro sinistra tutti i principali gruppi bancari italiani avevano del tutto chiuso i rubinetti, per mancanza di affidabilità”.

La sinistra tarocca i dati?
Roggero continua esprimendo seri dubbi sui dati forniti dall’amministrazione di centrosinistra: “L’intervento dell’assessore al Bilancio in Commissione su Amag Ambiente – sottolinea il capogruppo della Lega – non ci ha convinti, è stato lacunoso e impreciso. Il sospetto che si voglia soltanto sollevare fumo per giustificare i nuovi aumenti della Tari è molto forte e concreto. Per fortuna esiste una dettagliata relazione degli amministratori uscenti dell’azienda, datata 19 settembre 2022, che fotografa in maniera precisa la situazione di Amag Ambiente nel triennio 2019-2022. Al 31 agosto 2022 – precisa Roggero – le disponibilità liquide su conti bancari erano di 6.707.474,71 euro, mentre i debiti correnti verso fornitori scadenti a 30/60/90/120 giorni erano complessivamente di 1.187.786,95 euro. Ciò significa che, pagando tutti i fornitori, rimane un saldo disponibile liquido Banca di 5.519.687,05. Questi sono i numeri, al di là delle elucubrazioni dell’assessore Antonella Perrone”.

Memoria corta
Per la Lega il centrosinistra ha la memoria corta dimenticandosi di aver amministrato Amag fino al 2018. Roggero a questo proposito spiega: “Quando l’assessore al Bilancio parla di aumento dei costi di gestione dell’azienda di oltre 2 milioni dal 2017 al 2022 dovrebbe tener presente che fino al giugno del 2018 l’azienda è stata amministrata dall’attuale presidente del Gruppo, espressione del centrosinistra, e lì si è registrato circa un milione di euro di aumento dei costi. L’assessore Perrone rivolga a lui la domanda, noi rispondiamo dell’incremento dei costi della produzione avvenuti nel periodo giugno 2018 – dicembre 2021, con amministrazione di Centrodestra. E questi sono i numeri:

  1. Costo della produzione al 31/12/2018  euro 13.564.000
  2. Costo della produzione al 31/12/2021  euro 14.524.000

Incremento dei costi 2018- 2021 di 960.000 euro:

  1.  costo personale + 460.000 euro pari al 5% del costo complessivo del personale, per rinnovo contratto di lavoro e incremento di 3 unità per nuovi servizi in Alessandria raccolta porta a porta del verde nei sobborghi, nuovi servizi nei 23 Comuni del Consorzio di Bacino come porta a porta raccolta rifiuti;
  2. noleggio mezzi +370.000 euro dovuto alla alienazione/dismissione di mezzi immatricolati  tra il 1992 e il 2006;
  3. costo acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo + 130.000 euro.

I conti di Amag secondo la Lega
“L’incremento dei costi di 960.000 nel triennio 2018-2021
– spiega Roggero – è dovuto a nuovi servizi, nuovi mezzi di raccolta e incremento costi materia prima. Passando alla gestione della Multiservizi. Per rendere ancora più trasparente la gestione di Amag Ambiente si è passati da una gestione verticistica di una sola persona al comando, l’Amministratore Unico, a una gestione partecipativa, Consiglio di Amministrazione composto da tre persone di cui due nominate da Amag Spa e una dal Consorzio di Bacino senza aumentare i costi. L’assessore Perrone – ricorda il capogrupo della Lega – afferma che l’indebitamento di Amag Ambiente è cresciuto da 6 a 9 milioni di euro, ma non è vero, non si tratta di debiti, semmai del credito di quell’importo verso il Comune di Alessandria, dovuto a fatture che l’azienda emette mensilmente a debito del Comune di Alessandria per i servizi di raccolta rifiuti solidi urbani e servizi ambientali. Amag Ambiente cede il credito a un Istituto di Credito, per cui il debitore della Banca non è più Amag Ambiente ma il Comune di Alessandria”.
Ciò significa che se l’azienda non avesse avuto una sua liquidità sarebbe stato un serio problema. “L’Amministrazione comunale gestita dal centrosinistra – aggiunge Mattia Roggero – avrebbe dovuto essere maggiormente puntuale nel pagare le fatture emesse a suo carico nell’ultimo anno”.

Amag aveva i conti a posto
Il consigliere Roggero continua poi a fornire numeri, ricavati dalla relazione dei vertici aziendali dello scorso settembre: “Negli anni passati Amag Ambiente ha pagato residui di mutui contratti da Amministratori nominati dal Centrosinistra per 1.837.916 euro, e pagato quel mutuo, l’azienda non aveva più nessun altro debito verso le banche. Questo ha permesso ad Amag Ambiente – spiega Roggero – di contrarre un finanziamento bancario a medio-lungo termine di 1.500.000 euro, con causale investimento per servizio di raccolta porta a porta in sostituzione dei cassonetti stradali in tutti i 23 Comuni del Consorzio di Bacino, socio-azionista al 20% di Amag Ambiente. Finanziamento che sarà rimborsato dal Consorzio di Bacino ad Amag Ambiente che, a sua volta, lo verserà alla Banca che ha concesso il finanziamento. Inoltre – continua l’esponente leghista – gli amministratori nominati dal centrosinistra hanno governato Amag Capogruppo e le Società Controllate, non fino all’anno 2017, ma Amag Spa fino al 30 giugno 2019 e le controllate fino a novembre 2019. Nel 2020, considerato che il parco mezzi di Amag Ambiente era quasi tutto da buttare, o quasi, si è provveduto a:

  1. alienare n. 28 mezzi immatricolati tra il 1992 e il 2006;
  2. dismettere n. 36 mezzi immatricolati tra il 1997 e il 2006;
  3. noleggiare n. 47 mezzi nuovi per effettuare i servizi di raccolta e trasporto rifiuti urbani. Diversi di questi mezzi sono elettrici”.

Posti di lavoro a rischio
Mattia Roggero conclude con una riflessione su personale e tutela dell’occupazione: “Il sindacato FLP CSE chiede legittimamente da settimane garanzie per i lavoratori di Amag Ambiente, e chiarimenti sul futuro. Chiariamo allora, anche qui, che nel corso dei tre anni a gestione centrodestra c’è stata la massima salvaguardia dei posti di lavoro: i dipendenti dell’azienda erano 168 nel 2018 e 173 a fine 2021. Ci uniamo alle richieste del sindacato – spiega il capogruppo del Carroccio – rispetto alla decisione di non rinnovare numerosi contratti a termine, preferendo il ricorso a cooperative: quali cooperative, e individuate con quali criteri? È vero, come lascia capire il sindacato, che ci sarà un peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori? E con quali rischi per la loro sicurezza?”.

Un orizzonte a tinte fosche
Ma l’esponente della Lega guarda anche ad altri progetti del Gruppo Amag, su cui incombono molti punti interrogativi: “Che ne sarà della smart city? Che fine ha fatto il progetto delle comunità energetiche che il Gruppo Amag aveva avviato tra il 2021 e 2022, coinvolgendo anche la Provincia di Alessandria? Quali sono le strategie del Gruppo per i prossimi anni? Girano ipotesi inquietanti di dismissione – teme Mattia Rogero – degli unici asset di reale valore, ossia le reti dell’acqua e del gas: cosa c’è di vero? Il sindaco Abonante e i suoi assessori devono delle risposte concrete, non tanto alla Lega, quanto ai cittadini di Alessandria, e ai dipendenti del Gruppo Amag”.

 

 

Comments are closed.