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L’Inps non verifica i requisiti necessari e “regala” soldi a chi non ha diritto

Vercelli – Ci risiamo: in Piemonte l’Inps paga redditi di cittadinanza non dovuti ma nega le pensioni sociali a molti italiani che ne hanno diritto. Infatti l’Ente è obbligato a verificare il possesso dei requisiti sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso un’apposita Carta di pagamento elettronica. Ma anche nel vercellese le verifiche, o non le fa, o le fa male. Per quasi 4 anni, 12 persone (tre uomini e nove donne di età compresa tra 31 e 67 anni) hanno percepito il reddito di cittadinanza anche se non ne avevano diritto. Ancora una volta si sono dovuti attivare i Carabinieri per individuarli e segnalarli all’Inps che non aveva controllato. Dal mese di gennaio 2019 al maggio 2023, attraverso la presentazione di varie attestazioni e atti falsificati, avevano percepito ingiustamente il reddito di cittadinanza, per l’erogazione di un totale di circa 110.000 euro. L’indagine è partita da un accertamento svolto sul conto di una 61enne che aveva un tenore di vita palesemente incompatibile con la percezione del sussidio, ed è stata poi allargata a tutti i 340 beneficiari del reddito residenti nel territorio della Valsesia. Le 12 persone interessate sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Truffa in danno dello Stato”, “Falsità ideologica” e “Utilizzo di dichiarazioni o documenti falsi per il conseguimento dell’erogazione del reddito di cittadinanza”, oltre alla segnalazione all’Ente erogante per il recupero delle somme indebitamente percepite.
Per contro, sotto pubblichiamo la risposta negativa dell’Inps di Alessandria nei confronti di un anziano avente diritto che aveva fatto domanda della pensione sociale. No comment.

 

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