Press "Enter" to skip to content

ALEGAS NON CHIEDE DI PAGARE LE BOLLETTE AL COMUNE DI ALESSANDRIA MA LO CHIEDE A CHI HA GIÀ TIRATO FUORI I SOLDI

Alessandria (a.g.) – Vi ricordate di Daniele Moro, 53 anni di Frugarolo (in una Foto de La Stampa del 2015, su una gigantesca Honda Goldwing), l’amministratore di una cinquantina di condomini con studio di gestione immobiliare in centro messo su nel 2002 assieme alla moglie, poi chiuso nel 2015, che due anni fa si è dimenticato di pagare le bollette di luce e gas per cui i suoi clienti che per quelle bollette gli avevano dato i soldi risultano morosi? Il caso balzava all’onore della cronaca nel dicembre del 2014 quando sua moglie denunciava due furti subiti in ufficio per cui erano spariti anche documenti e fatture (Ma va? Difficile trovar dei ladri che portano via delle fatture!). Non basta, perché quando Amag, forse insospettita da quel furto anomalo (presidente era ancora Mauro Bressan), si è accorta che nei palazzi amministrati da Moro le bollette di gas e acqua risultavano non pagate per circa mezzo milione di euro, lui ha risposto che non ricordava più niente a causa di un incidente stradale di cui era rimasto vittima la sera del 12 gennaio 2015 quando era uscito di strada con l’auto e aveva sbattuto forte la testa finendo in ospedale privo di sensi. Una volta sveglio era un altro uomo, con la memoria ferma a 14 anni prima, quando ancora non aveva aperto lo studio immobiliare e la moglie era ancora la sua fidanzata. Ma guarda che coincidenza! Gli inquilini dei palazzi amministrati da lui per molto tempo non sono più riusciti né a vederlo né a sentirlo, anche perché l’ufficio è stato chiuso subito dopo l’incidente ed il suo telefonino è stato perso. La storia si complicava quando i medici dell’ospedale di Alessandria hanno dimesso Daniele Moro diagnosticandogli una perdita di memoria selettiva per cui in presenza di forti stress il cervello rimuove i brutti ricordi.
Finalmente l’amministratore smemorato è stato denunciato ed è finito sotto processo, mentre i suoi clienti hanno subito la riduzione delle forniture di acqua e gas finché non sono riusciti a raccogliere soldi per pagare almeno in parte gli arretrati. A tutt’oggi hanno pagato i due terzi circa delle bollette, ma non ce la fanno più e non sanno dove sbattere la testa: da una parte Alegas che, Moro o non Moro, vuole i suoi soldi (con tutti i crediti che ha non si capisce l’accanimento contro quei poveri condomini condannati a pagare due volte), dall’altra i soldi che hanno già tirato fuori sono spariti. Solo in un condominio del Rione Cristo otto famiglie devono ancora pagare un pregresso di oltre 15.000 euro.
“Non ce la facciamo più – ci ha detto al telefono uno di loro – anche perché in Alegas non vogliono sentire ragioni e ci hanno mandato una lettera dell’avvocato che minaccia pignoramenti se non paghiamo. Siamo disperati”.
Alla fine c’è da chiedersi come mai Alegas, amministrata dalla sinistra, non chiede i soldi al Comune di Alessandria (amministrato dalla sinistra) che deve ancora pagare oltre mezzo milione di euro di bollette riferite solo al 2015, come non li chiede ad altri enti morosi su tutta la linea, ma li chiede a della povera gente incolpevole che ha già pagato una volta e che, in forza delle minacce del solerte legale della partecipata mandrogna, deve pagare di nuovo.
Homo homini lupus.

Be First to Comment

    Lascia un commento