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Pianta un pioppeto lungo il fiume ma i Carabinieri Forestali lo sanzionano

Rivarone – Quel contadino, titolare di un’azienda agricola, potrebbe aver agito in buona fede perché in riva ai fiumi ci deve essere un pioppeto che assorbe perfettamente l’acqua tracimata e consente l’irrobustimento degli argini, ma avrebbe commesso un reato perché ha estirpato un bosco di latifoglie per piantare proprio dei pioppi in un’area di circa un ettaro sulla sponda sinistra del Tanaro. Secondo i Carabinieri voleva coltivare pioppi per rivendere il legno. Ma è tutto da dimostrare e poi i pioppi ricrescono velocemente quindi c’è un continuo ricambio. I Carabinieri della Stazione Forestale di Alessandria l’hanno sanzionato in quanto aveva proceduto senza averne diritto e senza autorizzazione, per cui deve rispondere di deturpazione di bellezze naturali, coltivazione del pioppeto in particelle di proprietà del Demanio, occupazione di suolo pubblico, violazione alla normativa paesaggistica e mancato rispetto della giusta distanza dalla sponda del fiume. Per ora la multa è stata di 6.000 euro e se il giudice dovesse confermare le violazioni, l’uomo sarà obbligato a rimuovere l’impianto di arboricoltura da legno per il ripristino dello stato dei luoghi.
Per una volta, pur essendo cronisti, ci permettiamo un commento e ricordiamo che i pioppi colonizzano i suoli lungo i corsi d’acqua dove trovano condizioni idonee al loro accrescimento. Hanno bisogno di molta acqua e quindi li si coltiva nelle zone prossime ai fiumi che sono loro consone, lì è facile irrigare, e sono ricche di falde acquifere dalle quali attingere. Inoltre i pioppi sono un argine eccellente contro le alluvioni perché assorbono velocemente l’acqua evitando che esca dalla golena e finisca in strada.
Nelle foto si notano immensi pioppeti sulla riva del Po.
Così, per la precisione.

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