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Da Anaste Piemonte – Nelle Rsa sono ai massimi livelli i controlli e le terapie contro le infezioni

Premettiamo che come principale Associazione di imprenditori titolari delle RSA abbiamo sempre tenuto e teniamo in grande stima la Confederazione Sindacati Europei, con cui condividiamo molte battaglie per la difesa del settore; ci pare per questo particolarmente ingeneroso è scientificamente sbagliato l’articolo che di seguito per intero riportiamo
https://www.dialessandria.it/salute-scienza/salute/comunicato-sindacale-emergenza-scabbia-nelle-rsa-alessandrine/140111.html.
La nostra critica si basa su tre presupposti fondamentali:

  1. l’Istituto superiore di Sanità definisce la Scabbia come una ICA una infezione correlata all’assistenza, pertanto presente in tutte le realtà assistenziali (soprattutto Ospedaliere) e non certo caratteristica delle RSA;
  2. la Scabbia è un bacillo antibiotico resistente e pertanto di difficile e lunga eliminazione;
  3. proprio nelle RSA vigono protocolli rigidissimi – fra cui l’obbligo di denuncia alle Asl – per la cura e la gestione della Scabbia, molto più frequente a domicilio dove non ci sono controlli e buone prassi (per regola le RSA non possono ricoverare persone malate di scabbia).

Pertanto è sbagliato parlare di epidemie in RSA, da sempre in prima linea (dai tempi del Covid) per fare supplenza alle note insufficienze del Sistema Pubblico Sanitario, cercando di dare qualità di vita agli ospiti e accogliendo sempre più persone gravemente malate e spesso senza mezzi per garantirsi le cure adeguate (rinunciando ormai ai margini di profitto).

Fabio Tirelli
Vice Presidente Anaste

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