Press "Enter" to skip to content

Ex Ilva:, sindacati e proprietà cercano una soluzione rapida che potrebbe fare leva sulla nuova logistica

Genova – “Soluzione entro un anno o ridiscutiamo l’accordo di programma”, questo hanno fatto sapere ieri in una nota i sindacati – a margine dell’incontro in Regione col presidente Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci dopo la mobilitazione degli scorsi giorni – a proposito della vertenza su Acciaierie d’Italia (ex Ilva). Le parti si sono date un anno di tempo per venire a capo di una situazione piuttosto ingarbugliata che interessa tutto il gruppo siderurgico da Taranto a Novi Ligure, passando da Genova. Una soluzione potrebbe essere quella messa in campo dal sindaco Bucci e dal governatore Toti, dove le aree dismesse potrebbero essere utilizzate per dare più lavoro con nuove assunzioni, anche destinando una parte a funzioni diverse. Ora i sindacati prendono atto della situazione: la priorità è l’acciaio, ma se l’ex Ilva “dovesse implodere” la preoccupazione numero uno diventerebbe garantire occupazione e reddito ai lavoratori attualmente in organico. E qui entra in campo la logistica – tanto cara all’avvocato Cesare Rossini, presidente dell’associazione Slala che della logistica tra Liguria e Basso Piemonte si sta occupando da sempre – con le aziende del settore interessate a un hub di rilevanza nazionale su un’area di 270.000 metri quadrati, ad oggi completamente inutilizzata. In questo contesto è necessario però l’accordo di programma che è fondamentale, in difesa dei lavoratori e dell’acciaio a Genova e a Novi Ligure.

Comments are closed.