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Una centrale in fumo

Alessandria – Segnali di fumo salgono dalle celle frigorifere della Centrale del Latte di Alessandria e Asti. Per la verità in fumo erano già andati ben quattro bilanci consecutivi in perdita e in arrivo anche il quinto (ma sarà stata tutta colpa del Covid?). Nelle ore in cui ci ha lasciati il direttore nonché presidente storico dell’Azienda (Piercarlo Bocchio), si rischia d’intonare un de profundis anche per l’ennesimo marchio storico della Città di Alessandria. I litigiosi Soci – Amministratori – Fornitori della Ditta (praticamente una “cosa in famiglia”) attendono come una vergine sposa l’arrivo del “principe azzurro ” carico di soldi. Speriamo abbia anche spade e bastoni per tutti coloro che sono stati registi di questa “azienda in fumo”. Sempre che il finale non sia scritto col solito detto delle nostre parti: “… come la bella Maria, che tutti vogliono ma nessuno se la porta via”. Bravo e capace è stato uno dei soci storici che al momento giusto, in barba a rimorsi di coscienza per la sua città, ha venduto le proprie quote (sarà per questo che gli hanno dato il Gagliaudo?). Non pervenuti tutti i rappresentanti del Socio Comune di Alessandria che negli anni hanno contato meno del due di picche a briscole quando comanda cuori. Durante le feste natalizie, quest’anno, vedremo il Sindaco Abonante per strada col cappello in mano che offre ai passanti l’acquisto scontato di una delle quote di sua proprietà.

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