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IL DIAVOLO FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI

Il contrasto fra i pareri di Ukmar e dei revisori è più apparente che reale, semplicemente perché trattano argomenti diversi

Alessandria –
Come è noto il penultimo giorno dell’anno 2011 la maggioranza di Centro Destra ha approvato, seppur a ranghi ridotti, e con molte defezioni, la famosa manovra di riallineamento del Bilanci 2009, 2010 e 2011, considerati inesatti, se non falsati, dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti Piemontese.
All’apparenza la Giunta Fabbio ha superato l’ostacolo della contestazione del supremo Organo di Controllo ed ha rimesso a posto i conti del nostro Comune: le cose non stanno assolutamente così e cercheremo di dimostrarlo ponendo a confronto i documenti in nostro possesso (in particolare i famosi pareri dello Studio Uckmar di Genova, favorevole alla Giunta) ed il senz’altro meno famoso, ma altrettanto circostanziato, parere dei Revisori dei Conti del Comune, completamente contrario ed opposto a quello del Fiscalista genovese.
La contraddizione è più apparente che reale, semplicemente per il fatto che il Lodo Uckmar tratta argomenti completamente differenti da quelli proposti dai Revisori dei Conti; il Fiscalista si limita, a ben leggere, a confermare che i debiti ed i crediti vantati o dovuti negli anni 2009, 2010 e 2011 sono stati spostati e risistemati negli anni di competenza, secondo i principi effettivamente indicati dalla Corte dei Conti.
In altre parole, è come se un buon architetto, guardando un progetto sulla carta di una casa a cui effettivamente manca il cemento armato per tenere su i muri, dica che la casa è esteticamente ben ideata. Poi, naturalmente, quando la casa crollerà, egli sosterrà che non era suo compito esaminare questo secondario aspetto.
Siamo coscienti di fare una affermazione piuttosto grave, ma sfidiamo chiunque abbia letto il parere dell’Avvocato di Genova a trovare una valutazione, che sia una, sull’entità effettiva delle spese e delle entrate che sono state fatte vorticosamente girare, di anno in anno, senza la minima verifica del loro realismo.
È fenomenale, a questo proposito, una affermazione che sarebbe sicuramente suonata meglio sulla bocca dei Blues Brothers che su quella del Geometra Trussi, mentre leggeva con fatica l’aulico parere.
“Secondo le proiezioni aggiornate al 28 dicembre 2011, risulta che per l’effetto dello spostamento di più di 13.000.000 di euro dagli impegni 2011 al rendiconto 2010 … il saldo finanziario di parte corrente (2011) è previsto in provvisori  €.13.813.000,00 quindi assolutamente positivo.”
Il sospetto che il documento Uckmar sia un po’ partigiano viene leggendo la seconda e meno nota pandetta, sempre in pari data e sempre di pari Studio, in cui il Serafico Ligure cita in punto di legge che il vero fatto che preoccupa la Giunta Fabbio (la riduzione del 30% dei compensi) non sarà retroattivo (a questo punto come non sarà retroattiva la violazione del Patto di stabilità, così come invece contestato dalla Procura della Corte dei Conti e da quella della Repubblica, che ha chiesto indietro ai presunti colpevoli 40.000.000 di euro di danno erariale), bensì partirà dal 1° gennaio 2012.
Peccato che il Patto di stabilità sia sicuramente stato violato nel 2009 e nel 2010, e del 2011 parleremo subito di seguito.
Infatti il verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 79 del 30/12/2011, disinteressandosi totalmente degli espedienti formali tanto cari al Prof. Uckmar e all’ineffabile Dott. Ansaldi, distrugge totalmente la credibilità della manovra, asserendo che i 15.000.000 di euro anticipati dal vincitore della gara ventennale di raccolta rifiuti non possono essere usati per coprire il buco 2011, che le entrate relative al recupero dell’evasione sono assolutamente campate per aria, che non si tiene conto della voragine di debiti delle Partecipate e che, peggio di tutto, non sono stati dati ai Revisori dei Conti gli strumenti per entrare nel dettaglio delle entrate e delle spese, cosa che per una Società per azioni privata comporterebbe l’immediata denuncia degli Amministratori alla Procura della Repubblica.
I fatti di cui si tratta, è facile rendersene conto, sono molto gravi, perchè confermano una sensazione nostra e non solo nostra, ma anche di qualche avveduto Consigliere di maggioranza, che l’operazione Uckmar, seppur formalmente corretta, ha di fatto coperto (come fa il diavolo con le sue pentole, cioè malamente) uno spaventoso buco di bilancio che, così mascherato, sposta l’avvio del risanamento a data da destinarsi.
Ma Giunta, Assessori e Dirigenti vari hanno chiuso l’anno senza apparenti danni e, sempre all’apparenza, i tagli agli emolumenti saranno solo per tre mesi perché poi ci saranno le elezioni. Peccato che per questo misero obiettivo la Città si è bruciata 15.000.000 ulteriori di incassi per otto anni della concessione raccolta rifiuti, che serviranno a sopravvivere fino a marzo forse, lasciando al nuovo Sindaco le casse completamente vuote ed un buco ormai stimabile in 100.000.000 di euro.

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