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la provincia di Alessandria prima nella classifica delle aziende perse

Alessandria – Sono dati sconfortanti quelli che affliggono la provincia di Alessandria (-4,07%), sono i dati ufficiali 2010 della nati-mortalità delle imprese agricole che “confermano che occorre intervenire in fretta per recuperare competitività e redditi”. Lo afferma il presidente di Confagricoltura Torino, Vittorio Viora. Il saldo della nati-mortalità del settore primario piemontese al 31 dicembre 2010 è di 62.953 aziende, 1.723 in meno rispetto al 2009. Se si prendono in considerazione le 201 variazioni di attività, il saldo definitivo sale a 1.522 aziende in meno, pari al 2,36% del totale rispetto alle 64.475 imprese del 2009. Subito dopo il capoluogo mandrogno segue la provincia di Asti (-3,35%), Cuneo (-3,14%), Vercelli (- 2,4%), Verbano Cusio Ossola (- 1,5%), Novara (-1,4%), Torino (-1,2%) e Biella (-1,09%). Il dato più significativo, oltre al 2,36% di aziende “perse” nel 2010 in Piemonte, viene tuttavia dal rapporto tra nuove imprese e cessazioni: a fronte di 1.727 ditte che si sono iscritte, ben 3.450 hanno cessato l’attività: “È un trend che non accenna a modificarsi – afferma il presidente di Confagricoltura Torino Vittorio Viora – e che indica come le difficoltà del settore primario vadano ben oltre la congiuntura che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno, oggi più che mai, di una politica che si ponga l’obiettivo della redditività e della competitività delle imprese, altrimenti il settore rischierà di scomparire”.

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