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Fratelli d’Italia, il partito con due pesi e due misure

Alessandria (Louis Cyphre) – Emanuele Locci, con tanto di tessera in tasca di Fratelli d’Italia, di cui è anche consigliere nazionale, rischia di essere espulso dal partito da quel simpaticone del segretario provinciale Federico Riboldi, perché ha osato chiedere la primarie nel centrodestra per scegliere il candidato sindaco, peraltro previste proprio dallo statuto di Fd’I (ma la Meloni cosa fa, dorme?). Negate le primarie, Locci s’è staccato dal gruppone dei rottami del centrodestra (che perderà sonoramente le elezioni di giugno) e si presenterà in una lista civica (qualcuno se n’è accorto solo ieri) per cui Riboldi gli ha detto che lo vuole buttar fuori. Altra musica invece ad Acqui Terme dove Fratelli d’Italia non appoggerà il candidato del centrodestra, il sindaco uscente Enrico Bertero (nella foto), ma l’ex sindaco leghista Bernardino Bosio. A questo punto, per la legge del contrappasso, perché il segretario regionale di Fd’I Delmastro non espelle Riboldi? Non lo farà perché, evidentemente, nel partito della Meloni vige il principio dei due pesi e due misure. Sentito al telefono, Bertero ci ha detto: “Quella di Fratelli d’Italia è una scelta incomprensibile, no comment”. Riboldi non lo chiamiamo perché ci è cordialmente antipatico.

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