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DA C.U.B. – CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE – ALESSANDRIA

AMIU: E GLI STIPENDI DI SETTEMBRE?
I lavoratori dell’ AMIU riceveranno dunque lo stipendio di agosto e la C.U.B. non può che esserne contenta; detto ciò, è opportuno porre alcune questioni.
Nella tarda serata di lunedì, dall’ incontro istituzionale in prefettura era scaturita una proposta di mediazione semplicemente irricevibile da parte dei dipendenti: in sostanza, agli stessi si chiedeva di aprire un conto presso la Banca di Legnano (ex Cassa di Risparmio) per ottenere una sorta di prestito individuale con cui si sarebbe coperto circa il 90% della paga base. Senza dilungarci in dettagli, si proponeva ai lavoratori di affidare il proprio stipendio a una banca, scaricando da ogni responsabilità tanto l’ Azienda quanto il Comune.
Da qui è derivata l’ iniziativa dei sindacati concertativi di avviare una vertenza con caratteristiche quantomeno curiose: i lavoratori, dal martedì successivo, avrebbero preso servizio, con tanto di timbratura, ma sarebbero rimasti all’ interno dell’ azienda in una assemblea permanente che si sarebbe protratta sino alla soluzione del problema. Il tutto con la benedizione della direzione dell’Azienda, che ha continuato a sottolineare la comunanza dei propri interessi con quelli dei dipendenti, quasi non esistessero precise responsabilità della stessa direzione nella situazione che si è creata. Gli stessi servizi essenziali garantiti dall’ AMIU si sono posti sotto il livello previsto dalla normativa. Con unanime soddisfazione si è visto il direttore Bocchio contribuire all’ acquisto  di focaccia per i dipendenti; inoltre pare quasi certo che i due giorni di assemblea permanente saranno  retribuiti.
Nel pomeriggio di mercoledì, il sindaco Rita Rossa ha ottenuto dal prefetto lo sblocco dei fondi congelati dal governo: la motivazione è stata, ancora una volta, quella delle superiori ragioni di ordine pubblico. I servizi, tanto all’AMIU quanto nelle altre Partecipate, sono regolarmente ripresi giovedì, a quanto pare con un entusiasmo che non ha precedenti.
Si tratta, dunque, di una soluzione “tampone”, e perciò ci chiediamo:
1. Cosa capiterà tra venticinque giorni, quando dovranno essere pagati gli stipendi di settembre? Qualche lavoratore dovrà arrampicarsi sul campanile del duomo, per rendere ancora più visibili i problemi di ordine pubblico?
2. I sindacati concertativi proclameranno un’altra assemblea spontanea con la rassicurazione da parte dell’ Azienda che le ore verranno egualmente retribuite?
3. Come verrà risolto definitivamente il problema della banca Barclays? La Direzione dell’AMIU, infatti, ha venduto un credito che vantava verso il Comune alla banca Barclays: questa geniale operazione fa sì che la Banca stessa possa vantare dei diritti sulle finanze comunali e bloccare i pagamenti dei dipendenti dell’ AMIU.
4. Quando si comincerà a parlare seriamente del versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori, sospeso da gennaio di quest’ anno?
5. Per quale ragione i cittadini, che con il versamento della tassa di scopo per la raccolta rifiuti coprono abbondantemente il bilancio dell’AMIU, devono subire simili disagi derivanti da cattiva gestione e cattiva volontà politica?
6. In questo momento c’è tutto il tempo per  non arrivare impreparati al 27 di settembre (ultimo giorno utile per il pagamento dello stipendio). Va benissimo che si preveda l’ennesimo tavolo di concertazione, ma non sarebbe meglio che l’intero fronte sindacale, e non solo la C.U.B., si muovesse subito per organizzare un vero sciopero per tale scadenza, nell’eventualità non così remota che nascano nuove difficoltà? Uno sciopero che garantisca l’autonomia degli interessi e dei diritti dei lavoratori, senza costringere gli stessi a “dipendere” da ciò che potrà fare l’ azienda o il ceto politico-amministrativo.
Rimane un’ultima domanda, molto sgradevole ma che dobbiamo porre perché “la verità è sempre rivoluzionaria”: una serie di normative antisciopero nei servizi pubblici, normative peraltro auspicate e benedette da questi sindacati inaspettatamente  barricaderi, prevede l’ impossibilità di agitazioni improvvise che possano configurarsi come “sospensione di servizio pubblico”. Rimanendo sempre al fianco dei lavoratori che dovessero incorrere in qualsivoglia conseguenza, ci auguriamo che questa problematica non sia stata sottovalutata e, soprattutto, chiediamo la massima vigilanza e il massimo impegno alle forze politiche democratiche affinché nessuno cerchi di strumentalizzare  la giusta rabbia dei lavoratori.
C.U.B. – Confederazione Unitaria di Base
Via Lodi,13 – 15121 Alessandria
Tel. 3464742203
sindacatocub@yahoo.it

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