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TUTTI AL CAPEZZALE DI ALESSANDRIA: MULTITUDO MEDICORUM MORS CERTA

Alessandria – La sindaca Rita Rossa ha incontrato stamane i rappresentanti delle categorie economiche alessandrine per favorire l’avvio di un tavolo di consultazione permanente.
Hanno partecipato i rappresentanti di: Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Camera di Commercio, Associazione Commercianti, Confesercenti, Confartigianato, Unione Artigiani, CNA, Collegio Costruttori Associazione Piccole e Medie imprese, Confindustria Alessandria. Rita Rossa ha posto l’accento sulle problematiche legate al dissesto e alla rilevazione delle passività comunali: “È fondamentale capire quante delle aziende creditrici facciano capo alle associazioni e stabilire un criterio di priorità per quelle aziende in sofferenza, con crediti considerevoli e con dipendenti che rischiano il posto di lavoro in attesa dei pagamenti comunali. L’Organismo Straordinario di Liquidazione – ha spiegato la sindaca – ha certo una sfera di autonomia, ma pensiamo che non possa venire meno qualche elemento di principio, un criterio che privilegi anche in questo caso i soggetti più deboli”.
Rossa ha poi ricordato la vicenda dei rapporti tra Comune e Partecipate: “In quel caso abbiamo forzato la norma, svincolando gli stipendi dei dipendenti, anche per non penalizzare la Città su servizi fondamentali come la raccolta rifiuti e i trasporti pubblici, l’obiettivo primario è stato quello di non bloccare la Città”.
È stato poi introdotto il tema dello sviluppo. ”Mi piacerebbe pensare – ha detto Rita Rossa – che in un momento in cui la struttura è fortemente impegnata e concentrata sul risanamento dei conti, fosse possibile introdurre qualche elemento di sviluppo: non possiamo attuare una politica dei due tempi, prima il risanamento, poi lo sviluppo, perché nel frattempo la città ne risentirebbe in modo grave. Non voglio affermare che l’operazione è riuscita e il paziente è morto. Siamo il primo capoluogo ad andare in dissesto con la nuova normativa e credo che possiamo dare, anche al Governo qualche spunto di miglioramento della legge”.
La sindaca di Alessandria ha invitato le categorie a fare lobbing territoriale anche per una questione di equità nel confronti della Città: ”Credo che mentre si stanziano 450 milioni di euro per la Regione Sicilia non si possa rifiutare ad Alessandria la possibilità di non morire. Non chiediamo elemosine: chiediamo controllo e monitoraggio costanti, chiediamo più tempo per i piani industriali della aziende partecipate che ci permettano di attivare tutti gli ammortizzatori sociali possibili. Chiediamo che sia la possibilità di anticipare il rimborso IRPEF, accorciando i tempi da marzo 2013 a novembre di quest’anno, dandoci una boccata di ossigeno in questi primi mesi, che saranno i più duri. Chiediamo che dal vincolo di non accendere mutui nei prossimi 5 anni sia sottratto il rapporto con Cassa Depositi e Prestiti”. La sindaca chiede ma non dice che, a differenza di Alessandria, la regione Sicilia, come anche tutti i comuni che hanno dei problemi, anche più grossi di quelli della Cittù della Paglia non hanno votato ilo dissesto per cui hanno mani libere e non sono strozzate dalle banche. Bisognava pensarci bene e pensarci prima.

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