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IL “MINESTRONE” DI RITA ROSSA

Confronti e tavoli tematici per risolvere i problemi di Alessandria; si discute di tutto, dal Tribunale al piano regolatore, dalla spending rewiew alla nuova provincia.

Alessandria – Nel corso dell’incontro di stamane coi rappresentanti delle categorie economiche la sindaca Rita Rossa ha posto l’accento sulla soppressione dei tribunali minori come occasione per pensare a nuove soluzioni per quello cittadino: “Chiedo a voi l’opportunità di aprire un tavolo di lavoro che ci consenta di trovare una soluzione che ci permetta di essere pronti e celeri nell’individuare i contenitori, le procedure migliori per l’accesso ai fondi destinati a questo scopo e quelle più tempestive per la realizzazione delle opere”.
Il Sindaco ha poi ricordato l’esigenza di rinnovare il rapporto dei cittadini con la burocrazia, mettendo in moto azioni per la velocizzazione dei tempi, approfittando della ristrutturazione della macchina con l’intenzione di attuare una “spending review” comunale, riportando all’interno alcuni servizi affidati all’esterno e migliorando il rapporto col cittadino. “A voi – ha affermato Maria Rita Rossa – chiediamo di attivare tutte le possibili sinergie, anche attraverso tavoli di settore che ci aiutino a comprendere quali elementi mettere in campo per traghettare anche politicamente la città fuori dal dissesto. Dobbiamo essere in grado di cogliere tutte le occasioni senza lasciarne cadere neanche una”.
“Ritengo che ci vedremo molto spesso – ha esordito l’assessore alla Qualità Urbana, Marcello Ferralasco – perché è mi intenzione promuovere una serie di tavoli tematici che oltre a permetterci di schivare le pallottole ci consentano di alzare la testa verso il futuro. Dobbiamo essere in grado di prevedere in questo momento di crisi gli strumenti che, non appena la curva ‘accennerà a riprendere’, possano far riconoscere Alessandria come luogo più accogliente di altri. In pratica occorre ripensare alla pianificazione territoriale che condiziona fortemente lo sviluppo economico prefigurando e mettendo mano a procedure tecnico-amministrative snelle, che non sono un elemento marginale”.
L’assessore ha poi ricordato che il Piano Regolatore Generale risale a circa vent’anni fa, ma che ha radici negli anni ’70: “Da allora il mondo è cambiato per cui preannuncio l’intenzione di mettere mano in modo radicale a questo strumento fondamentale di programmazione. Ma si tratta di un percorso lungo e la realtà incombe, chiedo a voi di indicarmi subito una ‘lista della spesa’ per sapere su quali settori è più urgente e più proficuo concentrarsi. Noi stiamo già rivedendo tutti i percorsi autorizzativi allo scopo di snellirli e ci impegniamo nel tentativo di fare di Alessandria un polo giudiziario che potrebbe essere il secondo del Piemonte.
È un treno che sta passando e dobbiamo prenderlo in corsa, ma questo tragitto deve esser diretto e condiviso dalle categorie produttive alessandrine. Per questo è mia intenzione attivare tavoli operativi fin dalla prossima settimana, in modo che in un paio d’anni Alessandria possa dire ‘siamo pronti’”.
I rappresentanti delle categorie hanno apprezzato la disponibilità alla semplificazione burocratica e hanno sottolineato come alcune imprese abbiamo l’esigenza di una corsia privilegiata che consenta i pagamenti in tempi ragionevoli, auspicando che “il 27 del mese non sia angosciante sia per i dipendenti che per i fornitori”.
Hanno poi posto l’accento sulle possibilità che scaturiranno dalla nuova Provincia e dai rapporti con Asti. Hanno infine sottolineato che i problemi alessandrini sono inseriti all’interno di una crisi nazionale spaventosa invitando l’amministrazione a percorrere tutte le strade possibili per ripartire. Siamo di fronte ad una copia della Giunta Comunale per analizzare e risolvere i problemi della città. Si parla di tutto e di più. Speriamo che si concluda qualcosa, ma sarà difficile.

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