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LA GIUNTA DI TORTONA TENTA IL SALVATAGGIO DI FARMACOM

Alessandria – Farmacom è nata male perché l’hanno costituita senza sapere che la legge italiana ne vietava, con quelle caratteristiche, la costituzione. Infatti si prevede per le partecipate gestitrici di farmacie comunali un bacino di utenza di almeno 30.000 abitanti e Tortona di abitanti ne ha 27.000. La società, in base alla normativa, è stata dichiarata illegittima dall’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici e dalla Corte dei Conti. Consulente di tutta l’operazione è stato il ragionier Sandro Tortarolo, commercialista di Novi, autorevole esponente del PD, già vicesindaco a Cassano Spinola ed assessore ad Alessandria con Mara Scagni, che, evidentemente, ha preso un granchio. Ora la patata bollente è finita in mano dell’incolpevole giunta tortonese che tenta in tutti i modi di non far morire Farmacom cercando di allargare il suo bacino di utenza con l’entrata in società di altri comuni dell’hinterland per raggiungere, e se possibile superare, la soglia dei fatidici 30.000 abitanti richiesti dalla legge italiana. Per questo occorre rivedere le condizioni economiche del contratto di servizio e attuare alcune modifiche organizzative per ridurre le spese per esempio trasferendo l’ufficio amministrativo in municipio risparmiando un affitto. Risparmi resi necessari dal fatto che Farmacom, oltre che essere illegale, è anche piena di debiti ed ha chiuso il bilancio 2011 con una perdita di esercizio di oltre 200 mila euro, superiore al capitale sociale, perdita dovuta al prestito che l’azienda ha chiesto ad una banca locale per poter versare al Comune di Tortona il canone anticipato relativo a 10 anni di esercizio che ammontava a 4 milioni di euro. Anche per questi motivi la giunta sta per mettere mano ad un nuovo piano di ammortamento d’accordo con la banca creditrice.

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