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NERVI A FIOR DI PELLE FRA PD E RIFONDAZIONE

Novi Ligure (AL) – È convocata per lunedì 17 settembre la prima seduta del consiglio comunale di Novi Ligure dopo la lunga pausa estiva. Al centro del dibattito, la questione ILVA e una mozione sul tema dell’acqua presentata dai consiglieri di maggioranza Francesco Moro e Gianni Malfettani. All’ordine del giorno anche la designazione dei componenti del collegio dei revisori dei conti (organo preposto a verificare la regolarità delle scritture contabili dei comuni) e la determinazione del loro compenso. Sebbene si presenti come un consiglio breve (solo 6 i punti all’ordine del giorno) i temi toccati sono scottanti, e delicati anche dal punto di vista della tenuta della maggioranza che sostiene il Sindaco Robbiano. In particolare la mozione sull’acqua pubblica voluta dalla sinistra, se respinta dalla maggioranza, potrebbe portare ad una crisi dell’amministrazione con una fuoriuscita di Moro e Malfettani dalla maggioranza, come minacciato più volte negli scorsi mesi. La mozione in sé ha un peso fortemente politico e poco o nulla pratico: in essa infatti si chiede che il comune  si impegni a  rispettare la sentenza della Corte Costituzionale emessa nel luglio scorso, che dichiarava illegittimo  l’articolo 4 del Decreto Legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale il Governo reintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali, nonostante il netto risultato del referendum relativo all’acqua pubblica che si è tenuto pochi mesi prima. I rapporti all’interno della maggioranza di governo novese, ed in particolare tra il Partito Democratico e Rifondazione comunista, si sono fatti sempre più tesi negli ultimi mesi dopo un iniziale idillio tra le due forze politiche. Casus belli la questione del terzo valico, a cui storicamente rifondazione, comunisti italiani e SEL si oppongono con forza mentre il PD mostra una sfumatura di posizioni, da chi è fortemente a favore a chi è dubbioso sull’opera.

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