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Sarà restaurata la Chiesa della SS. Trinità di Fubine

Fubine – Si sono fatti in quattro per recuperare una bella chiesa di Fubine. Il Comune di Fubine, insieme all’associazione Forum Futura, alla Protezione Civile ed alla Provincia di Alessandria hanno deciso di mettersi in moto per dare alla Chiesa della SS. Trinità, ridotta ad un rudere abbandonato nel centro storico di Fubine Monferrato, lo splendore di un tempo. Bisogna intervenire al più presto per arginare il grave stato di degrado raggiunto dei resti dell’edificio originario. I rilievi effettuati durante la stesura del progetto “Una Porta sul Monferrato degli Infernot” ne hanno suggerito l’inclusione tra i beni da recuperare a supporto degli obiettivi di accoglienza dell’itinerario di accesso alla Componente 6 del Sito Unesco, proprio per il fatto che Fubine Monferrato è il primo Comune della “buffer zone” del sito.
Forum Fubine Futura, nella propria missione di motore di idee e di sviluppo a favore della comunità fubinese, ha esplorato – insieme all’Amministrazione Comunale e agli altri soggetti redattori del progetto – l’opportunità di promuovere un intervento idoneo a sbloccare la situazione di stallo creatasi anche a causa della sempre più accentuata carenza di risorse economiche.
L’occasione di affrontare un primo intervento di “messa in sicurezza” si è resa possibile grazie ai programmi di formazione e addestramento dell’Associazione Volontari di Protezione Civile per la tutela e la salvaguardia dei beni culturali  “Proteggere Insieme” di Alba, che – identificato l’edificio della Chiesa della Trinità “bene storico” da tutelare secondo le proprie finalità d’istituto – lo ha eletto quale sito di addestramento per il prossimo futuro.
La linea di intervento definita, che oggi viene annunciata, prevede quindi la pulizia esterna ed interna per garantire l’accessibilità e predisporre l’avvio della successiva fase di messa in sicurezza.
L’intervento di pulizia e recupero della Chiesa della Trinità sarà caratterizzato dall’opera di alcune squadre di volontari formati ed abilitati alla tutela e salvaguardia di beni culturali, membri dell’Associazione Proteggere Insieme di Alba.
Il programma operativo prevede innanzitutto la definizione del cantiere di lavoro e la delimitazione del perimetro di sicurezza.
I volontari, dotati dei previsti ed indispensabili dispositivi di protezione individuale, opereranno in  squadre  di 8/10 persone presiedute da un caposquadra con accertate attitudini al coordinamento e gestione delle attività, adottando tutte le misure previste dalla normativa vigente in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro, necessarie ad assicurare la propria incolumità.
Le sessioni di lavoro saranno attive essenzialmente nei fine settimana, non escludendo peraltro interventi nei giorni feriali, compatibilmente con le esigenze del Comune e le disponibilità dei volontari.
Nella prima fase, saranno rimosse le piante infestanti cresciute all’interno dell’edificio e verrà avviata la selezione delle macerie derivanti dal crollo del tetto, che avverrà con puntuale identificazione e cernita di laterizi originali, nell’ipotesi di un loro riutilizzo per ricomporre parti dell’edificio.
La seconda fase si svilupperà con l’intervento dei volontari nelle aree esterne dell’edificio, che elimineranno la vegetazione infestante e ripuliranno il sedime circostante.
Tutto il materiale destinato al conferimento in discarica, sarà suddiviso secondo le regole principali della raccolta differenziata.
Particolare attenzione verrà data alla rimozione di materiale biologico di origine animale che interessa specificamente la parte absidale della Chiesa.
La durata dell’intervento non può essere – al momento – definita con precisione, essendo  condizionata dallo stato del luogo, dagli inevitabili imprevisti e dalle condizioni meteorologiche: il relativo cronoprogramma sarà diffuso non appena disponibile.
L’avvio ufficiale del cantiere è programmato per il 3 marzo.

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