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Da Zara arriva la realtà aumentata: lo shopping diventa hi tech

Milano (Gaia Mellone) – Dalle fashion addicted alle geek il passo è breve: lo fa Zara, che dal 18 Aprile introdurrà in 120 dei suoi negozi la realtà aumentata. Un esperimento di due settimane, per attrarre una clientela un po’ più nerd.
Nei flagship store selezionati appariranno dei cubi bianchi con scritto “shop the look”. Basta inquadrare la postazione con la fotocamera del proprio cellulare mentre si utilizza l’app ufficiale di Zara, ed ecco apparire una modella che indossa degli outfit completi, mostrando come il look “veste” e segue i movimenti del corpo. Sempre attraverso l’app sarà possibile procedere direttamente all’acquisto.
Le modelle prendono vita non solo all’interno dei negozi: l’app funzionerà anche quando ad essere inquadrato sarà il pacchetto ordinato online dai clienti che preferiscono lo shopping dal proprio divano.
L’idea punta soprattutto al target di clienti millennial tra i 25 e i 30 anni, più avvezzi alle innovazioni tecnologiche (anche quando non necessarie) e estremamente social. L’app di Zara infatti permette di condividere l’esperienza di realtà aumentata sui profili social sincronizzati.
Il brand spagnolo si è distinto nell’ultimo anno per aver investito molto sulla clientela virtuale. Oltre ad aver implementato dei robot nel processo di produzione, ad aprile 2017 ha inserito sul sito un “sarto privato virtuale”, ovvero una funzione che permette di individuare la taglia perfetta per il vestito che si sta acquistando. Cliccando su “qual è la mia taglia”, si apre un menù a tendina dove spostare i cursori per indicare con precisione peso, altezza e misure principali, per non rischiare di farsi ingannare dalle linee spesso irrealistiche delle modelle. Non solo: all’inizio del 2018 nel centro commerciale londinese Westfield, Zara ha aperto il suo primo “click and collect store”. Un negozio con pochi capi esposti, il cui scopo è ritirare gli acquisti online. Dal look futuristico e minimale, lo store ha immediatamente riscosso grande successo, complici alcune chicche high-tech. Come la possibilità di pagare via bluetooth, sfruttando IWallet, o di saltare la fila accedendo a delle eleganti casse fai da te. Direttamente da un film di fantascienza arriva invece la possibilità di scansionare dei codici a barre incorporate negli specchi, che utilizzando la tecnologia di identificazione a radiofrequenza riconoscono l’oggetto e suggeriscono molteplici scelte per coordinare e combinare il pezzo con altri indumenti e accessori. Lo store di Westfield chiuderà a maggio, ma è chiaro che il viaggio di Zara verso un concetto più futuristico e tech-oriented di shopping è ancora all’inizio.

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