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DA CGIL, CISL, UIL ALESSANDRIA

SULLA SANITÀ LA REGIONE GLISSA

Alessandria – “Che ci sia qualcosa da nascondere?”, qualcuno potrebbe pensare guardando all’atteggiamento dei dirigenti della sanità alessandrina. A fine luglio scorso CGIL CISL UIL, Direzioni Generali dell’ASL e dell’Azienda ospedaliera, assieme agli Assessori Provinciale e Comunale di Alessandria alle politiche sociali, hanno costituito, tutti d’accordo, un “tavolo di confronto” per affrontare la difficile situazione della sanità alessandrina. Vedere come è possibile, stante i pesanti tagli economici operati e ulteriormente previsti dallo stato centrale e dalla Regione Piemonte, contenere i disagi per i cittadini. L’impegno era quello di confrontarci prima di assumere decisioni. Ai primi di dicembre abbiamo appreso dai giornali locali che l’ASL AL ha presentato la mappa dei tagli alla rete ospedaliera, nel merito assai preoccupante, senza che vi sia stato il previsto confronto  con le organizzazioni sindacali. Abbiamo, a questo punto sollecitato (in data 10 dicembre) il “tavolo di confronto” peraltro reso ancora più autorevole dalla presenza delle istituzioni locali: Provincia e Comune. La risposta della Direzione Aziendale è stata laconica: “spiacente di non poter dare immediatamente corso…(all’incontro ndr); sarete convocati non appena possibile”. È questo il modo di gestire con trasparenza il riordino della sanità? Non vogliamo aggiungere ulteriori polemiche alla copiosa produzione giornalistica di questi giorni, ma allo stesso tempo ribadiamo la nostra ferma volontà di confermare che non si possa prescindere da ciò che pensa il sindacato confederale quale rappresentante di una parte molto consistente di cittadini della provincia di Alessandria. A fronte di questa mancanza, sarà nostra intenzione manifestare il nostro disappunto davanti alla sede dell’ASL AL  e della Prefettura.

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