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Aso e Asl AL: Brambilla e Centini puntano alla riorganizzazione e prevedono nuovi posti di lavoro

Alessandria – Come mandato, dalla Regione è arrivato quello di “abbattere le liste di attesa”, di “digitalizzare i servizi”, ma anche di arrivare a una forte integrazione fra le attività delle due aziende sanitarie, l’Aso e l’Asl. Obiettivi che hanno voluto rimarcare insieme, ieri, il neo direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Giacomo Centini e il suo omologo di “Asl Al” Antonio Brambilla (con la barba nella foto con Centini), giunti praticamente a tempo ad Alessandria all’inizio della scorsa settimana.
Centini ha scelto di passare in rassegna i singoli reparti dei tre presidi ospedalieri, Civile, Infantile e Borsalino, per rendersi conto direttamente della situazione e incontrare gli operatori nel loro ambiente.
Brambilla sta mettendo a punto un calendario di visite agli ospedali della provincia.
“Lavoreremo in modo integrato sulla rete territoriale e su quella ospedaliera” sottolinea Brambilla che da dirigente della Sanità in Emilia Romagna si è occupato proprio dei tempi di attesa, Case della salute, assistenza territoriale.
Da parte sua Centini dice che lavorerà per “supportare le eccellenze all’interno dell’Aso, snellendo le procedure, il carico amministrativo e con un’attenzione per l’organico e le attrezzature”.
I due direttori concordano sul fatto che in sanità l’innovazione è fondamentale e deve essere costante, per questo Centini assicura che, sia l’utile con cui si è chiuso il bilancio dell’Aso, sia tutti i soldi che, grazie all’auspicata riorganizzazione, non saranno sprecati, saranno investiti in alta tecnologia.
Anche i 3,7 milioni di euro lasciati in eredità all’Ospedale Infantile dalla benefattrice Elsa Baralis saranno investiti per rifare le sale operatorie.
Fondamentale per offrire adeguati servizi ai cittadini è ritenuta in ogni caso la capacità di collaborare fra le due aziende della sanità pubblica alessandrina. A partire dalle reti informatiche che, nonostante tutti i buoni propositi del passato, non dialogano ancora fra loro. “La digitalizzazione e l’integrazione delle reti non è un problema solo di Alessandria – dice Centini – e la soluzione non è semplice. Ma se non si inizia non si arriva, per cui iniziamo a lavorare sapendo che i tempi non saranno brevissimi”.
Il dialogo tra aziende passerà dai Cup (Centro Unico di Prenotazione) con la prospettiva di arrivare a un Cup regionale. “Riformeremo il sistema delle prenotazioni e dell’accesso – dice Brambilla – e penso che l’abbattimento delle liste d’attesa passi proprio dalla riorganizzazione di questi sportelli”. Il direttore generale dell’Asl esclude invece ulteriori tagli di reparti, anzi punta all’acquisizione di personale e a valorizzare e riqualificare alcuni servizi. Non ha fra gli obiettivi del suo mandato triennale quello di pensare a un nuovo ospedale al posto del vetusto e inadeguato Santi Antonio e Biagio. Però ammette: “Serve una valutazione complessa, uno studio di fattibilità, tenendo conto che i tempi per un nuovo ospedale pubblico sono di 5-10 anni. In ogni caso, occorre una ricognizione corretta dei bisogni dell’attuale struttura”. Tra i  collaboratori, la dottoressa Paola Costanzo, casalese, già direttrice sanitaria dell’Aso, ha assunto lo stesso incarico all’Asl. Direttore amministrativo è stato nominato Luigi Vercellino, canavesano. Centini non ha invece ancora nominato il direttore sanitario, mentre ha scelto come direttore amministrativo l’avvocatessa Roberta Volpini, fiorentina.

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