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DALLA SEGRETERIA DEL MOVIMENTO LIBERALE

MAMELI UCCISO DAI PRETI PERCHÉ COMBATTEVA PER LA LIBERTÀ

Lettera firmata
Milano –
Nel rilevare che la Chiesa Romana, a tutti livelli, sta condizionando pesantemente la politica italiana in forza di alleanze molto discutibili e prese di posizione del segretario di stato Tarcisio Bertone e del presidente della Cei Angelo Bagansco, apertamente in appoggio al professor Mario Monti contro ogni principio liberale in difesa della libertà e della dignità umana, chiediamo ospitalità al vostro sito, che riteniamo di sinceri sentimenti liberali e giacobini, per poter ricordare ancora una volta alla Chiesa, a questa Chiesa, che non deve preoccuparsi della politica né italiana né di altri paesi, ma farebbe meglio a rivolgere lo sguardo alla sua miserabile situazione morale, in costante degrado, nel tentativo di lavare la sua coscienza già imbrattata da secoli di crimini orrendi. Non ultimo l’assassinio di Goffredo Mameli, patriota e liberale italiano che nel 1849 ha dato la vita in difesa della Repubblica Romana (governata da un triumvirato composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini ed Aurelio Saffi), preso a fucilate dai soldati del papa. Unica colpa dell’autore del nostro Inno Nazionale è stata quella di difendere la Cosa Pubblica liberandola dagli artigli del Vaticano e sottraendola alla coercitiva gestione delle anime, propria dei preti, che non interessa noi liberali e giacobini, convinti come siamo che chi compie certi crimini non debba permettersi di dettare l’agenda a nessuno.
L.U.F.

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