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Un altro ponte crollato: adesso basta!

di Andrea Guenna (ore 12:45) – Ancora un ponte costruito da pochi decenni crollato in Italia. È successo circa mezzora fa a Genova nel raccordo dell’autostrada A10. Si tratta del ponte Morandi che attraversa il fiume Polcevera, costruito negli anni Sessanta e che si trova tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano, a ovest del centro. È lungo oltre un chilometro, e alto 90 metri. Non ci sono ancora notizie di eventuali feriti, ma le prime foto diffuse mostrano un crollo esteso. In quasi tutta la Liguria piove e la Protezione Civile aveva dichiarato l’allerta arancione dopo le precipitazioni di questa notte.
Purtroppo è una triste storia quella dei ponti italiani costruiti dagli anni sessanta in poi che sono crollati di recente.
La sequenza degli ultimi cinque anni è impressionante.

Anno 2013

  • Nella notte tra il 21 e il 22 ottobre a causa di un nubifragio crollava il ponte a Carasco sul torrente Sturla: due le vittime.
  • Crollo del ponte sulla provinciale Oliena-Dorgali del 4 dicembre 2013. Morto un agente di polizia, feriti tre suoi colleghi: la loro auto stava scortando un’ambulanza.

Anno 2014

  • Quattro i feriti nel crollo di un tratto del Viadotto Lauricella lungo la statale 626 tra Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento, avvenuto il 7 luglio.
  • Crollo di un ponte da poco inaugurato. Si tratta del Viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, inaugurato il 23 dicembre con tre mesi di anticipo sui tempi previsti, crollato appena dieci giorni dopo.

Anno 2015

  • Il 10 aprile è crollato un pilone del Viadotto Himera sull’Autostrada A19 Palermo-Catania.

Anno 2016

  • Crollo di un cavalcavia sulla provinciale 49 Molteno-Oggiono che ha ceduto al passaggio di un Tir – che poi la procura accerterà essere di peso regolare – all’altezza del chilometro 41,9 della superstrada Milano-Lecco alle 17,23 del 28 ottobre. Il bilancio è stato di un morto e quattro feriti.

Anno 2017

  • Il 9 marzo è crollato un ponte lungo l’autostrada A14 Adriatica all’altezza del chilometro 235 tra Camerano e Ancona Sud, nelle Marche, che era in corso di ristrutturazione. Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite.
  • Lungo la Tangenziale di Fossano nel primo pomeriggio del 18 aprile 2017 è crollato un viadotto. La struttura era stata realizzata negli anni Novanta e inaugurata nel 2000. Solo per un caso non ci sono state vittime: sopra non stava passando nessuno e sotto c’era una pattuglia dei carabinieri che stava effettuando un posto di blocco. Appena hanno sentito degli scricchiolii, gli uomini della Benemerita hanno fatto in tempo ad allontanarsi.

Le domande sono molte ma ne voglio porre due: chi ha “costruito” quei Ponti?
E ancora: chi li ha costruiti è sempre lo stesso?
Se così fosse saremmo al cospetto d’una banda di criminali, volgari assassini che dovrebbero finire in galera per omicidio colposo plurimo aggravato e strage.
Pare che questo ponte fosse gestito dal Gruppp Gavio responsabile della manutenzione e che ha richiamato dalle ferie tutti i manager, compreso qualche ingegnere.
Speriamo che stavolta la magistratura mandi in galera chi ci deve andare e non qualche fido scudiero che poi, sopraffatto dai rimpianti e dall’amarezza, si impicca in garage, come è già successo.
Ma li arrestino prima che fuggano all’estero.
Vergogna.

Seguiranno aggiornamenti.
Ore 13:00:
(Ansa) – Sarebbe stato un cedimento strutturale a provocare il crollo di parte del viadotto Morandi verso mezzogiorno di oggi a Genova. Dalle prime informazioni di vigili del fuoco e protezione civile, il cedimento sarebbe avvenuto nel tratto che sovrasta via Walter Fillak, nella zona di Sampierdarena.
Ore 13:15: (Ansa) – Ci sarebbero una decina di mezzi coinvolti nel crollo del ponte autostradale Morandi sul Polcevera a Genova. E’ crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l’A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118. Il ponte crollato ha travolto tra l’altro una parte di un capannone dell’Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova. I soccorritori che hanno raggiunto il luogo del crollo hanno trovato alcune auto e alcuni camion precipitati al suolo.
Ore 13:30: (Adnkronos) – “La dimensione è epocale – dice all’Adnkronos Francesco Bermano, direttore del 118 di Genova – decine di morti tra chi è precipitato dal viadotto e chi è rimasto incastrato sotto le macerie. I vigili del fuoco insieme ai sanitari stanno tirando fuori i pazienti, qualcuno è già arrivato negli ospedali di Genova. Abbiamo l’appoggio pieno di Lombardia e Piemonte, tutti gli ospedali sono a disposizione. Stiamo lavorando ma in questo momento non abbiamo ancora la dimensione piena del problema”.
Ore 13:50: (Agi) – Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco si sarebbe verificato un cedimento strutturale di una delle colonne del ponte all’altezza di via Fillak, nella zona di Sampierdarena, crollato per una lunghezza di 200 metri. I vigili del fuoco stanno lavorando per estrarre “diverse persone” da sotto le macerie.
Ore 14:30 (Ansa) – A Genova ci sono 11 morti, tra cui un bambino, e almeno 5 feriti in codice rosso per il crollo del ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera. I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera.  In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. È crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l’A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118. Il ponte crollato ha travolto tra l’altro una parte di un capannone dell’Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova.
Ore 14:35 (Guenna) – Qualcuno dichiara che un fulmine avrebbe colpito un pilone che per questo motivo avrebbe ceduto. Miserabili mentitori: allora i parafulmini, se colpiti, dovrebbero fondersi tutti.
Ore 14:40 (Agi) – “Si profila un’immane tragedia”, è quanto afferma il ministro per le Infrastruttre e Trasporti, Danilo Toninelli. “Sto seguendo con la massima apprensione ciò – riferisce il ministro in un tweet – che è accaduto a Genova e che si profila come immane tragedia. Siamo in stretto contatto con Autostrade e stiamo andando sul luogo con il viceministro, Edoardo Rixi. La mia totale vicinanza in queste ore alla città”.
Ore 16:15 (Simone Micocci di Money.it) – Il “Ponte delle Condotte” costruito con cemento precompresso – Il Viadotto Polcevera si chiama così perché attraversa il torrente Polcevera, all’interno del quale è crollata la maggior parte delle macerie. È conosciuto anche come Ponte Morandi in onore all’ingegnere che lo ha progettato: il romano Riccardo Morandi, morto nel 1989 dopo aver ideato opere pubbliche di notevole importanza, come il Ponte Grillo sul Tevere, il Ponte Costanzo sull’Irminio a Ragusa, il Palazzo dello Sport di Milano e il Terminal dell’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino. Ma è noto anche come il Ponte delle Condotte, dal nome della società italiana (Condotte d’Acqua) che tra il 1963 e il 1967 lo costruì utilizzando cemento armato precompresso per l’impalcato e cemento ordinario per le torri e le pile. Tuttavia, dopo la sua inaugurazione – avvenuta il 4 settembre 1967 in presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat – il ponte è stato continuamente oggetto di polemiche, tant’è che è stato sottoposto a diversi interventi di manutenzione. A tal proposito riportiamo quanto dichiarato dall’’ingegnere Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in cemento armato all’Università di Genova, il 29 luglio 2016 sul portale Ingegneri.info: “Il Viadotto Morandi ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l’aumento dei costi di costruzione preventivati. Ancora nei primi anni ’80 chi percorreva il viadotto era costretto a fastidiosi alti-e-bassi dovuti a spostamenti differiti delle strutture dell’impalcato diversi da quelli previsti in fase progettuale. Solo ripetute correzioni di livelletta hanno condotto il piano viario nelle attuali accettabili condizioni di semi-orizzontalità”. Quindi il Ponte Morandi – almeno secondo il parere dell’esperto Antonio Brencich – nonostante i lavori di manutenzione è riuscito ad ottenere solamente una condizione “accettabile” di semi-orizzontalità. Una cosa è certa però: i lavori di manutenzione non sarebbero stati sufficienti per evitare la tragedia del 14 agosto 2018.
Ore 16:35 (Rai News 24) – Già venti i morti accertati – Sarebbe stato un cedimento strutturale a provocare il crollo, entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Tredici persone finora sono state estratte vive dalle macerie. Il ministro delle Infrastrutture, Toninelli: “Immane tragedia”. Il premier Conte e il vicepremier Di Maio attesi nel capoluogo ligure. Decine i veicoli coinvolti: secondo fonti dei soccorritori i morti accertati sono 20, tra loro anche una bambina. Ma il bilancio, purtroppo, rischia di aggravarsi ancora. Sono almeno una decina i dispersi che i soccorritori stanno cercando. Secondo i dati raccolti dalla Protezione Civile al momento del crollo erano in transito sulla struttura 35 veicoli, più tre mezzi pesanti.  Il crollo del ponte non ha coinvolto persone nelle case o in transito sotto la struttura, ma solo gli occupanti dei veicoli caduti. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte, mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente. Da quanto si apprende sembra che la parte di viadotto crollata, nella parte centrale, abbia colpito in prevalenza il letto del torrente Polcevera. Il crollo ha colpito una parte del centro Amiu, l’azienda ambientale del comune, dove si trovano uffici e dove viene gestita la logistica. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha commentato su Twitter “immane tragedia”. E annuncia che domani sarà sul posto. Sembra che “la manutenzione era stata fatta ma non può essere così. Queste tragedie non possono accadere in un Paese civile come l’Italia. La manutenzione viene prima di ogni cosa e i responsabili dovranno pagare fino all’ultimo”.
Ore 17:10 (Sky Tg 24) – Genova, cede il ponte sulla A10: la struttura precipita per 100 metri. Vigili del fuoco: 35 morti. 4 persone estratte vive.
Ore 17:15 (Tg Com 24) – Dopo la tragedia del crollo del ponte dell’autostrada a Genova, Matteo Salvini scrive su Facebook: “Andremo fino in fondo per accertare le responsabilità di questo disastro immane”. Il ministro dell’Interno manda poi il suo “ringraziamento alle centinaia di professionisti e volontari impegnati da ore nei soccorsi” e conclude con una “preghiera per le vittime e per le loro famiglie”.
Ore 18:30 (Ansa) – I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera.
Due dei feriti gravi per il crollo del ponte sono stati travolti nelle loro abitazioni schiacciate dalla struttura. Lo riferiscono fonti mediche dall’ospedale San Martino. Dei due non si conoscono le generalità. Si tratta di una donna di circa 75 anni intossicata dai fumi a seguito di un incendio che ha interessato la sua abitazione dopo il crollo del ponte. Un uomo sui 30 anni ha un importante trauma toracico e un grave trauma cranico. Un terzo ferito, un uomo di 46 anni della Repubblica Ceca, è in codice giallo.

 

 

 

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