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Monza 2018: ecco perché la Ferrari non ha vinto

Monza (Paolo Ciccarone di Automoto.it) – Il momento clou della gara? Secondo Toto Wolff responsabile Mercedes è stato il primo giro: “Quando Vettel si è girato, lì la corsa ha preso una fisionomia ben precisa. Perché lui aveva un passo gara superiore a Raikkonen e se fosse rimasto in gara in quella posizione, le cose sarebbero state diverse. Credo che la vittoria di Lewis sia stata una delle più belle della sua carriera, è stato perfetto, ha gestito al meglio e ha saputo conservare le gomme. Il pit anticipato di Raikkonen? Ci avevamo pensato anche noi ma abbiamo preferito ritardare perché non sapevamo quanto potessero durare. Ci è andata bene. Mi spiace solo per il pubblico che ha fischiato e insultato Lewis, davvero un peccato perché l’Italia è un paese meraviglioso e gli italiani un popolo splendido, non capisco perché siano solo tifosi e non sportivi”. Ecco se per Wolff il momento clou del GP è stato l’errore di Vettel, l’interessato invece ai microfoni della TV ha detto che: “Sono stato sorpreso dalla manovra di Hamilton che mi ha stretto alla chicane e mi sono girato rovinando l’ala anteriore. Poi più che quarto non potevo fare, ho dato tutto e mi spiace davvero non aver vinto a Monza di fronte a questo pubblico stupendo”.
Per Raikkonen è andata male ma ci ha messo il cuore. Vero, solo che da quanto accaduto in pista si sono capite molte cose. La Ferrari lo ha scaricato oppure non gli ha dato la risposta voluta (rinnovo del contratto) e Raikkonen ha pensato alla sua di corsa. Quindi al via invece che stare sulla propria linea, come prima cosa ha chiuso la strada a Vettel. Cosa che prima della gara di sicuro sarà stata discussa alla Ferrari, invece il risultato non è stato quello voluto. E allora, pur volendo dare a Kimi le attenuanti della prima curva cioè intanto entro per primo poi si vede, è anche vero che alla seconda chicane ha chiuso ancora Vettel, il quale ha tentato all’interno con la traiettoria più lenta lasciando scoperto il lato esterno, dove si è infilato Hamilton con tempismo e correttezza, perché Lewis ha lasciato a Vettel lo spazio interno ma Seb è arrivato lungo lo ha toccato e si è girato. Fine della gara.
A questo punto la Ferrari si è trovata nella situazione di dover puntare su Raikkonen, il cui passo gara non era così superiore a Hamilton, tanto che l’inglese gli era sempre a ridosso di un secondo al massimo. Il cambio gomme anticipato è stato un errore alla luce di come, col secondo treno di gomme morbide (banda gialla) la Ferrari le ha consumate molto di più rispetto alla Mercedes, che pure le gomme le tratta peggio. Il sorpasso finale, a questo punto, era solo una formalità e infatti quando a 7 giri dalla fine Hamilton ha passato Raikkonen, Kimi non aveva modo di difendersi. Fine della corsa e delle speranze, perché Hamilton si invola e per Vettel da 17 punti ora il distacco è salito a 30. E questo, alla fine, la dice lunga su tutto il resto.

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