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Scoperto il primo disegno della storia, ha 73.000 anni

da Wired.it – Si tratta del primo disegno dell’Homo sapiens. Composto da 9 linee sottili e intrecciate, è realizzato con una matita color rosso ocra. Una prova di come i simboli abbiano sempre fatto parte della nostra cultura. Lo studio su Nature
I primi dipinti trovati in alcune grotte della penisola iberica sono databili a circa 64mila anni fa. Così i disegni scoperti oggi e risalenti a più di 70mila anni fa sono in assoluto i più antichi, ovvero i primi della storia.
Il disegno scoperto è rappresentato su un piccolo sasso composto di sabbia e ghiaia superficiale cementate insieme dalla silice. Per individuarlo, i ricercatori hanno analizzato migliaia di ciottoli simili fra loro a Blombos Cave, un sito scavato meno di 30 anni fa, contenente materiali che appartenenti a un periodo compreso fra i 100mila e i 70mila anni fa (il Middle Stone Age, la media età della pietra in Africa) ma anche di un’età più recente, fra i 3000 e i 2000 anni fa (tarda età della pietra).
Dopo essersi accorti della presenza di questa particolarità intagliata sul sasso, i ricercatori si sono chiesti se fosse o meno opera dell’essere umano e quali linee fossero eventualmente già presenti naturalmente sulla roccia. Per scoprirlo, hanno fotografato e analizzato il reperto presso i laboratori dell’Università di Bordeaux, utilizzando la spettroscopia Raman e il microscopio elettronico, tecniche che permettono di analizzare la composizione di un materiale. Dalle analisi è emerso che le linee sono state applicate sopra la roccia e non erano già presenti. Per capire con cosa fosse stata disegnata la pietra, gli autori hanno impiegato varie tecniche di decorazione, utilizzando polvere d’ocra su pennello e provando varie diluizioni con acqua. Comparando sempre tramite la strumentazione (microscopio) i loro disegni con quello originale, si sono accorti che è stato utilizzato una punta color ocra, una matita preistorica, su una superficie levigata. La matita usata, inoltre, probabilmente misurava uno spessore compreso fra 1 e 3 millimetri e di color rosso ocra. La brusca interruzione del tratto ai margini della roccia fa intuire inoltre che il disegno probabilmente proseguiva e che quello analizzato è soltanto un frammento.
Ma non è tutto. La decorazione è piuttosto raffinata dato che lo strato su cui è stata ritrovata presenta anche tracce della presenza di piccole perline fatte di conchiglia ricoperte di ocra e piccole incisioni sempre dello stesso colore. Così, anche se non sappiamo precisamente quale fosse l’oggetto della raffigurazione, il risultato è importante anche perché testimonia il ruolo dei simboli all’interno della nostra cultura dalla preistoria ai giorni nostri, attraverso varie modalità di espressione, dai graffiti ai tatuaggi contemporanei.

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