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La sovrintendenza stanzia 300.000 euro per il recupero della città romana di Libarna

Serravalle Scrivia – Tornerà presto a rivivere uno dei siti archeologici più importanti del Piemonte, quello di Libarna, alle porte di Serravalle Scrivia.
La Soprintendenza Archeologia per le province di Alessandria, Asti e Cuneo ha avuto a disposizione 300.000 euro dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per far rivivere lo storico sito di cui restano solo le fondamenta.
L’anfiteatro di Libarna riguarda solo a una minima parte della grande città romana scoperta con la costruzione della strada regia dei Giovi, l’attuale strada provinciale 35 tra Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia, nell’Ottocento, e delle due linee ferroviarie Genova-Milano e Genova-Torino che dividono l’area in due parti.
Al momento sono visibili i resti del teatro, dell’anfiteatro, degli isolati delle case e delle botteghe vicine a quest’ultimo, e sono stati scoperti i punti dove si trovavano le antiche porte della città verso Sud e verso Nord, lungo la via Postumia.
L’anfiteatro, costruito al limite della città verso il torrente Scrivia, era probabilmente l’edificio più grande poiché in grado di ospitare fino a 7.000 persone.
Secondo quanto spiegato da Giovanni Lerma, direttore del sito di Libarna, i lavori riguarderanno, dapprima la superficie del sito che sarà livellata in modo tale da poter ospitare anche degli eventi al suo interno, quindi, entro il 2019, saranno restaurate anche le murature dell’anfiteatro.
Nell’arena saranno montati piccoli palchi che saranno rimossi dopo ogni evento.
Storicamente l’anfiteatro di Libarna, ai tempi dell’antica Roma, aveva ospitato i “munera” cioè i combattimenti tra i gladiatori, e le “venationes”, le cacce alle bestie feroci.
Nell’altro grande edificio di Libarna, il teatro, si svolgevano invece le rappresentazioni di tragedie e commedie.

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