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PER “RIMBORSOPOLI” QUATTRO I CONSIGLIERI ALESSANDRINI INDAGATI

Alessandria – Dopo i molti di avvisi di garanzia recapitati ieri a 52 dei 60 consiglieri regionali del Piemonte si il presidente del Pd a Palazzo Lascaris Aldo Reschigna rimetterà il proprio mandato mercoledì durante una riunione del gruppo convocata la prossima settimana per permettere anche a Wilmer Ronzani – impegnato a Roma come grande elettore per il Colle – di parteciparvi. Dal Pd la conferma che a essere iscritti nel registro degli indagati, oltre a Reschigna, sono i consiglieri Nino Boeti, Davide Gariglio, Rocchino Muliere, Angela Motta e Giuliana Manica: nessun provvedimento nei confronti di Roberto Placido, Gianna Pentenero, Mauro Laus e dello stesso Ronzani, oltre che dei nuovi entrati Gianni Oliva ed Elio Rostagno. Indagato anche il senatore Stefano Lepri, tra i banchi di via Alfieri fino due mesi orsono, quando è stato eletto a Palazzo Madama. In una nota il Pd si legge che le spese contestate al capogruppo e ai singoli consiglieri non sono di carattere personale. Indagati anche il governatore Roberto Cota e l’ex parlamentare democratico Giorgio Merlo. “Non abbiamo nulla da nascondere – è come al solito la reazione della Lega Nord -, ogni azione del nostro Gruppo è sempre stata compiuta nel rispetto della legge”. Polemica fra il moribondo Pd e il Movimento 5 Stelle per una denuncia del senatore Pd Stefano Esposito che ha attaccato i Grillini su Facebook: “Bono, capogruppo M5S al consiglio regionale del Piemonte – scrive Esposito -, andava a manifestare in Val di Susa contro la Tav e tornando a Torino si faceva rimborsare coi soldi dei contribuenti. Rivoluzionari a spese nostre. E questi sarebbero il nuovo che avanza, campioni di etica e moralità”. I quattro alessandrini nel mirino della Procura di Torino sono Marco Botta, Cristiano Bussola e Michele Formagnana del Pdl, e Rocchino Muliere del Pd. Nei loro confronti le accuse sono comunque di peculato, finanziamento illecito dei partiti e truffa relative al periodo maggio 2010-settembre 2012. A Formagnana sarebbero contestati 100.000 euro di spese. Marco Botta e Cristiano Bussola sono accusati di essersi fatti rimborsare circa 20.000 euro di spese non rimborsabili mentre al Pd Rocchino Muliere siamo ad appena 3.400 euro: “Sono tranquillo – ha detto al cronista il consigliere Pd – e confido nella magistratura. Le mie sono tutte spese per attività istituzionali, nessuna personale o rimborsi strani”.

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