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FINALMENTE! BRAVA RITA!

CHIEDERE I SOLDI DEL TERZO VALICO PER ALESSANDRIA È UNA AUTENTICA RIVOLUZIONE NELLA POLITICA FIN QUI SEGUITA DAL COMUNE.
ECCO LA NOTIZIA.
Rita Rossa ha dichiarato ieri: “Roma non ha soldi? Prenda 50 milioni dal progetto del Terzo Valico, una faraonica opera per la quale il territorio nemmeno avrà le compensazioni previste dal Cipe. Quei soldi servirebbero molto di più alla nostra città”.

Brava Rita, anzi bravissima! Era ora che un politico autorevole come il sindaco di Alessandria dicesse che “il terzo valico è un’opera faraonica” uno spreco per il territorio. Era ora che si dicesse fine ad una cultura economica che scambiava l’utile con l’inutile, assai simile a quella del duca di Mantova passato alla storia per avere venduto l’utilissima fortezza di Casale per avere i soldi per festeggiare il Carnevale. Ma almeno lo sperpero di denaro per le feste di Carnevale era divertente. Quello per il Terzo Valico nemmeno quello. Serve solo ad ingrassare chi lo costruisce. Rita, la tua semplice frase “per salvare Alessandria ci diano 50 milioni presi dal Terzo Valico”, costituisce un’autentica rivoluzione copernicana che capovolge l’intera politica seguita dalle amministrazioni alessandrine in questi ultimi anni. È il recupero della lucidità della ragione nel buio di una città arrivata al delirio di costruire fontane senza avere nemmeno i soldi per pagare l’acqua da metterci dentro. Ciò che ha portato negli anni la nostra città al fallimento è stata una vera e propria marcia della follia, un agire autodistruttivo contrario alle più elementari forme di intelligenza, in un turpe rapporto tra ignoranza e disonestà. È una follia che riguarda l’intero territorio alessandrino che passa per i ponti abbattuti che non erano da abbattere, per le asfaltature che durano pochi mesi anziché anni, al depuratore le cui acque per anni sono uscite esattamente come erano entrate, alle strade che subito dopo essere state rifatte vengono immediatamente rotte per riparare le fogne, e avanti così all’infinito. Guarda Rita che, in questa Italia che tutela il male e condanna chi lo denuncia, rischi politicamente grosso. Nulla è pericoloso come il pestare la coda a chi da sempre è l’occulto artefice dei nostri destini. Raramente chi lo fa viene risparmiato. Per questo vorrei invitare tutte le forze politiche e tutti gli alessandrini ad esserti vicini in questa tua civile battaglia, l’unica e la sola possibile per fermare la nostra caduta verso il fondo del precipizio.

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