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Manca il rendiconto sul Ponte Meier, inaugurato ad Alessandria ormai da più di due anni

Alessandria – A ben due anni e mezzo dalla sua inaugurazione, manca ancora il collaudo tecnico-amministrativo del Ponte Meier, la struttura costruita al posto dello storico ed ottocentesco Ponte Cittadella, abbattuto nel 2009.
In pratica, esiste la verifica di fattibilità ma non c’è il rendiconto finale sui materiali usati, la messa in opera ed il costo. Tutte operazioni che dovrebbero essere stilate dal direttore dei lavori, l’architetto Dante Benini.
Una procedura solitamente lunga ma il tempo trascorso è ormai, in effetti, tanto e adesso ad aver ripercussioni serie sono, prima di tutto, i bilanci di Palazzo Ghilini.
La Provincia aveva stipulato un’intesa col Comune per contribuire con un milione alla realizzazione dell’opera, soldi che derivavano dall’avanzo del concorso internazionale d’idee bandito nel 2005 per il riuso della Cittadella, grazie al milione di euro concesso dallo Stato.
Furono presentati diciannove progetti, poi bocciati e alla fine rimasero da spendere fra i 600 e i 700 mila euro. Il resto, per arrivare al milione, la Provincia doveva reperirlo accendendo un mutuo con la Cassa depositi e prestiti.
Il ponte fu, poi, inaugurato nel periodo di Rita Rossa sindaco grazie al milione del Tefa, tributo sull’ambiente dovuto all’amministrazione provinciale, che il Comune decise di “compensare” tenendolo per sé e poi destinandolo, appunto, alla realizzazione del manufatto.
Il mutuo poi non fu acceso, ma rimangono in un limbo quei 600/700 mila euro che forse si potrebbero sbloccare a collaudo avvenuto.

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