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Salvini benedice la fusione Fca-Renault: “Pronti a entrare se serve”, e il titolo vola in Borsa

Milano (Giuliano Balestreri di Business insider) – Matteo Salvini benedice anche le nozze Fca-Renault: “E’ una brillante operazione. Sarebbe un colosso mondiale e mi auguro che vada a buon fine. Se fosse richiesta la presenza istituzionale italiana sarebbe doveroso esserci perchè quello dell’auto è un comparto importante”. All’indomani del trionfo elettorale il vice premier e ministro dell’Interno interviene anche sulle tematiche industriali e si schiera a fianco della compagine italiana. D’altra parte, l’operazione fra Fca e Renault convince analisti finanziari e mercati, con gli investitori che premiano i titoli di entrambe le case automobilistiche. Il gruppo controllato dalla famiglia Agnelli, attraverso la holding Exor, ha chiuso la giornata con un rialzo del 7,98% a 12,37 euro con una capitalizzazione di mercato di oltre 19 miliardi di euro; quello francese invece ha strappato del 12,09% arrivando a capitalizzare 16,5 miliardi. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini: “Non si può perdere una occasione come questa e perché questo non faccia perdere posti di lavoro, non faccia arretrare il nostro Paese c’è bisogno anche di un ruolo attivo del Governo e dello Stato”. A sostenere i due titoli la proposta di aggregazione che Fca ha fatto a Renault per creare un gruppo che sarebbe detenuto per il 50% dagli azionisti di quello italiano e per il 50% dagli azionisti di quello francese, con una governance paritetica e la maggior parte di consiglieri indipendenti. Fca, dopo aver aperto sopra i 13,5 euro per azione, ha perso parte dei guadagni durante la giornata anche a causa del rallentamento di Piazza Affari, penalizzata dall’allargarsi dello spread e dalle preoccupazioni per i conti pubblici. Gli analisti sono generalmente positivi sull’operazione, grazie anche alle sinergie sugli investimenti e alla complementarietà dei mercati di riferimento, anche se rimangono dubbi su possibili sovrapposizioni in Europa a livello produttivo e sui rapporti con Nissan, al momento alleata di Renault, e con il governo statunitense in caso di tensioni commerciali fra Usa e Unione europea. Fca e Renault insieme hanno una capitalizzazione di mercato di 33 miliardi di euro, oltre 380.000 addetti a livello globale e un fatturato combinato di quasi 160 miliardi di euro. La proposta fusione al momento è solo con Renault ed esclude Nissan e Mitsubishi, le due aziende giapponesi alleate dei francesi, ma dall’intesa nascerebbe comunque la terza società automotive a livello mondiale, dietro a Vw e Toyota e davanti a Gm con circa 8,7 milioni di veicoli venduti (una cifra che potrebbe arrivare a oltre 15 milioni con le case nipponiche). Dal punto di vista industriale, la fusione consentirebbe al nuovo gruppo di essere più competitivo a livello globale, sia in termini di distribuzione, sia in termini di investimenti, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie sulle nuove emissioni inquinanti, le auto elettriche, quelle che si guidano da sole e l’intelligenza artificiale. L’unione darà più forza a Renault nel segmento delle auto di lusso, in cui il gruppo francese è carente, grazie all’apporto di Fca nei marchi di fascia alta, come Maserati e Alfa Romeo. Fca, invece, trarrebbe beneficio soprattutto nel comparto elettrico.

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