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Su 24S sbarca la moda uomo

Milano (pambianco news) – A due anni dal lancio, 24S, la piattaforma di e-commerce multibrand targata Lvmh, amplia la sua offerta con la moda maschile. “Dal prossimo autunno – si legge su Business of Fashion – gli acquirenti di moda maschile potranno comprare le collezioni uomo dei brand di Lvmh (tra cui Givenchy, Fendi e, in esclusiva e-commerce, Dior, Celine e Louis Vuitton), così come quelle dei brand competitor (Gucci, Balenciaga, Valentino e Prada) o di griffe più recenti (Off-White e Acne Studios)”.
Ispirato al department store fisico del gruppo, Le Bon Marché (il nome originario del sito, 24 Sèvres, riprendeva, del resto, l’indirizzo fisico dello storico punto vendita di Parigi), oggi 24S propone prodotti di moda, di cosmetica e valigeria, sia di aziende di Lvmh che di maison non controllate, per circa 200 brand.
L’estensione dell’offerta alla moda maschile è in linea con gli investimenti sempre maggiori del gruppo controllato da Bernard Arnault sul segmento uomo, su cui hanno acceso i riflettori anche le nomine di Virgil Abloh come guida stilistica del menswear di Louis Vuitton e di Kim Jones come direttore creativo dell’uomo di Dior. Tra le scommesse anche il lancio delle prime collezioni di moda maschile di Celine, affidate alla creatività di Hedi Slimane.
Il mese scorso Lvmh ha cambiato nome al suo portale, semplificando 24 Sèvres in 24S.
Il numero uno del lusso mondiale ha chiuso il primo trimestre del 2019 con ricavi per 12,5 miliardi di euro, in progressione del 16% (+11% a livello organico). Trainante la performance della divisone moda che, nei tre mesi, ha toccato quota 5,1 miliardi di euro, a +20% (+15% a livello organico).
“Benché Lvmh non renda noti i dati di 24S – conclude Business of Fashion – , il sito ha, con ogni probabilità, meno visitatori dei suoi competitor. Secondo le stime di Similarweb, 24S ha generato 183milioni di visite a maggio 2019, alle spalle di Matches Fashion (5,3 miliardi), Net-a-Porter (8,8 miliardi) e Ssense (10,7 miliardi). Tutti questi, nello stesso periodo, sono lontani dai numeri di Farfetch (27 miliardi di visite)”.

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