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A SCUOLA CON IL GRANDE FRATELLO

Attenti ragazzi! Mentre il Paese non è più nemmeno in grado di tenere pulite le fogne di Roma, città capitale, allagata da liquami infetti ad ogni temporale, è arrivata la cosiddetta pagella on line, nella realtà una schedatura di tutti gli alunni. Tramite un computer centralizzato ogni vostra vicenda scolastica sarà resa pubblica in tempo reale. È il Grande Fratello che tutto sa, tutto registra e tutto giudica, che vi seguirà inesorabile come la vostra ombra. Se prenderete un’insufficienza, una punizione, se sarete assenti lo saprà all’istante non solo l’intera città, ma l’intero pianeta. Chiunque, compresi gli aborigeni australiani, potrà mettere il naso nei vostri affari. Inoltre, variando minimamente il programma, un regime antidemocratico potrebbe istantaneamente passare da una schedatura scolastica ad un’altra ben più pericolosa di tipo politico mettendo sotto controllo i vostri movimenti, i vostri consumi, le persone che frequentate, i vostri ascolti televisivi. Ossia potrebbe controllare totalmente i vostri pensieri e la vostra vita realizzando in tal modo il sogno di ogni dittatura nemica della libertà. Possibile che in Italia nessuno si sia accorto del veleno celato nella coda di questa iniziativa? Neanche l’opposizione? Nemmeno gli animi ultrasensibili dei signori del “politicamente corretto” sempre pronti ad indignarsi per ogni aggettivo inadeguato? Mentre i cosiddetti “benpensanti” seguendo la loro storica tradizione saranno favorevoli ad ogni azione purché sufficientemente liberticida e reazionaria, altri, in buona fede, potranno cadere nella trappola ritenendo l’uso generalizzato del computer un mezzo valido per fare progredire il paese sulla strada della conoscenza scientifica e razionale. Ma figuriamoci! Con un Ministro della pubblica istruzione come la Gelmini? Ma non facciamo ridere! La Gelmini è una cosa e la cultura è un’altra e non vi è alcuna comunicazione tra di loro. Le prove di tutto questo sono i testi di ogni concorso bandito dal ministero della Gelmini grondanti errori grossolani nemmeno perdonabili nelle medie inferiori. E questo è ancora niente. L’esimio Ministro non ha neppure capito che cos’è e a cosa serve il CERN, uno dei principali laboratori di ricerca fisica del mondo, da lei scambiato per un tunnel di comunicazione. A leggere i giornali stranieri su questi fatti c’era da vergognarsi di essere italiani, con giudizi sul nostro paese ancora più gravi e sprezzanti di quelli dati in merito al Bunga Bunga.

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