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Biometano a Cavaglià?

Cavaglià (Red) – Nulla si crea e nulla si distrugge e l’economia può diventare “circolare” nel senso che non si butta niente ma si trasforma tutto con assoluto e totale risparmio di energia. un primo passo è ricavare metano dai rifiuti. Nel polo tecnologico è nato  un nuovo progetto di centrale per la produzione di biometano e compost dal recupero della frazione organica. A presentarlo in Provincia è stata la società A2A, con l’intento di completare il ciclo circolare dei rifiuti dopo aver realizzato un impianto di recupero della plastica. Così dopo un simile impianto già attivo a Salussola e al Brianco, ecco arrivarne un terzo che ha l’obiettivo di riciclare la componente organica dei rifiuti urbani.
Al momento, l’impianto pensato per lavorare 60.000 tonnellate di rifiuti all’anno potrebbe ricevere rifiuti da altre province come Vercelli e Alessandria. Per essere precisi siamo ancora a livello progettuale ma l’iniziativa è ambiziosa e non ha nulla a che vedere con la discarica di rifiuti urbani (il cui ampliamento è stato bloccato dal Tar). Dopo un pretrattamento iniziale fatto di triturazione e vagliatura, il materiale conforme sarà immesso in digestori anaerobici per la prima fase di lavorazione della frazione organica, completamente al chiuso, che non rilascerà nessun odore. Il prodotto risultante, opportunamente ispessito, sarà inviato alla sezione di compostaggio aerobico dove si otterrà un compost di qualità per usi agricoli e vivaistici.
Inoltre il processo di digestione anaerobica, oltre a produrre questo compost, svilupperà biogas che sarà purificato e trasformato in biometano con caratteristiche identiche al metano di origine fossile, che potrà essere immesso nella rete del gas naturale e utilizzato in sostituzione dei combustibili fossili. E proprio il gas naturale, dopo la richiesta di A2A di allacciamento alla rete, potrà essere utilizzato nell’area industriale di Cavaglià.

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