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SPARISCE IL DEBITO DI BILANCIO MA NON È UN MIRACOLO E NOI DI ALESSANDRIA OGGI L’AVEVAMO PREVISTO

Alessandria  (a.g.) – Potrei cantar vittoria e scrivere che avevamo ragione noi di  Alessandria Oggi sul rendiconto del 2011 (e di conseguenza su quello del 2012), quando, a più riprese – unici fra tutti (ma ormai ci siamo abituati) –, avevamo dimostrato che il buco non c’era. Ma non lo faccio, perché sarebbe puerile e poi perché sarebbe inutile in quanto non risolverebbe il  massacro dei posti di lavoro dei dipendenti di Comune e Partecipate pianificato e messo in atto da questa Giunta di nazisti. Nei prossimi giorni farò un pezzo di commento alla bozza di bilancio stabilmente riequilibrato, ma ora osservo solo che il debito di circa venti milioni a tutto il 2012 è frutto della gestione di questa Giunta perché – dati alla mano – quello del 2011 era in sostanziale pareggio (con un lieve attivo). A parte le sciocchezze scritte dalla solita oca e dagli altri pennivendoli che, dopo tonnellate di belinate, hanno finito gli argomenti e adesso parlano di miracolo mandrogno (bisogna avere pazienza), resta l’appuntamento della verifica da parte dei funzionari del Ministero degli Interni che dovranno pronunciarsi in via definitiva sul documento contabile alessandrino: se sarà giudicato stabilmente riequilibrato (cosa di cui dubito fortemente) si va avanti, altrimenti, con ogni probabilità, la palla passerà al commissario prefettizio che traghetterà la Città verso le elezioni anticipate (che vincerà con ogni probabilità la destra, se la destra avrà ancora un partito). I sindacati sono attoniti: ma come, ripetono come un disco rotto, dopo un anno e mezzo che la sindaca e i suoi gridano al disastro, ora veniamo a sapere che il disastro non c’era? Nette, in questo senso, le dichiarazioni dei sindacalisti Silvana Tiberti (Cgil), Aldo Gregori (Uil) e Alessio Ferraris (Cisl), ieri in conferenza stampa congiunta nella sede della Uil: “Manca la trasparenza” dice la Tiberti, “La Giunta deve tener conto del parere del sindacato” aggiunge Gregori. Secondo alcune indiscrezioni (il documento di cui si tratta non è stato ancora pubblicato) il pareggio è a 103 milioni ma sembra ottenuto artatamente perché balla una ventina di milioni in uscita che è il debito commerciale fatto da questa Giunta (Vandone aveva lasciato una situazione di sostanziale equilibrio). Perplessità poi sulle spese per il personale: “I 4 milioni che non c’erano – dice Fabrizio Sala della Cisl – e che facevano presagire tagli dei posti di lavoro sono stati trovati, ma nessuno sa dirci come”. Insomma, come al solito siamo nel caos, e si ha l’impressione che il debito non sia sparito perché non c’è, ma perché qualcuno l’avrebbe, prima inventato (Mago Zac) e poi nascosto sotto il tappeto. Siamo alla pazzia pura e questi pubblici amministratori hanno dato per l’ennesima volta prova di essere degli incapaci in malafede. Basta, ora devono togliere il disturbo. Signora Prefetta Tafuri cosa aspetta ancora?

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