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Grande Boris: ecco come mandare affanculo la Ue

Biarritz (agi) – Forte del sostegno di Donald Trump, sebbene non suo alleato nella guerra mondiale dei dazi, Boris Johnson continua a punzecchiare Bruxelles alla ricerca di un nuovo negoziato sulla Brexit.
Il premier britannico ha scelto lo scenario del G7 per farlo, mentre a Londra il suo staff lavora per fare in modo che il parlamento possa riunirsi solo il 9 settembre, di rientro dalle ferie e chiudersi il giorno dopo fino al 31 ottobre. “Cerchiamo di essere chiari, penso che al momento ci sia una ragionevole possibilità che avremo un accordo – ha dichiarato Johnson – se usciremo senza un accordo, è certamente vero che i 39 miliardi di sterline non sono più, a rigor di termini, dovuti. Ci saranno somme molto consistenti disponibili per il nostro Paese da spendere per le nostre priorità. Non è una minaccia. È una semplice realtà di fatto”.
Nella capitale britannica, intanto, c’è chi si prepara a fare una brutta sorpresa ai parlamentari, che potrebbero decidere una proroga della Brexit. “L’uomo giusto per la Brexit”, come lo ha definito a Biarritz Donald Trump, ha chiesto a Geoffrey Cox, ministro della Giustizia, un parere legale in una mail scritta negli ultimi dieci giorni, e letta dal settimanale Observer, sulla eventualità di chiudere il Parlamento per cinque settimane. Nella risposta Cox si è mostrato possibilista, a meno che il fronte anti-Brexit non ricorra al tribunale contro un provvedimento del genere.

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