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Alta velocità: a Novi Ligure la battaglia sui treni che passeranno nel centro si infiamma sempre più

Novi Ligure – A Novi è sempre più polemica riguardo alla bocciatura, da parte di Rfi, delle richieste presentate dall’amministrazione comunale novese, con conseguente passaggio, in futuro, dei treni della linea del Terzo valico dalla stazione di Novi.
“Un disastro, questo è quello che posso dire riguardo a questo fatto. Una scelta quella di far passare i convogli in città al solo scopo di favorire lo scalo di San Bovo – ha dichiarato senza mezzi termini il geometra Dario Ubaldeschi, che nel 1996 aveva proposto uno spostamento, un raccordo “shunt” che tagliava fuori Novi per poi ricollegarsi direttamente a Pozzolo Formigaro – fra treni viaggiatori a corto e lungo raggio passeranno, in media, almeno 280 treni al giorno di cui 141 merci e tre cisterne gas, pericolosissime come quelle che causarono la strage di Viareggio. Inoltre tra i binari della stazione di Novi e le case ci sono solo pochi metri, nessuno spazio aperto. In pratica qui tutto diventerà un’enorme scatola rumorosa, non credo proprio saranno sufficienti le barriere antirumore previste dalla vecchia amministrazione. C’è solo una cosa da fare e cioè impuntarsi, riprendendo il progetto del 2005 che specificava lo shunt. Basterebbe far uscire la linea prima che arrivi alla stazione e portarla verso il Basso Pieve, tenendo conto che prima di arrivare a Pozzolo la linea stessa è esattamente al piano di campagna”.
A fare eco a Ubaldeschi è il primo cittadino di Novi, Gian Paolo Cabella, che ha puntato il dito contro la vecchia amministrazione: “ha voluto modificare il tracciato – ha detto il sindaco – per quanto ci riguarda noi proveremo ancora a batterci in Consiglio comunale per indurre Rfi e Cociv a bypassare la stazione nell’interesse e per la salute dei cittadini”.
Eppure la sentenza pare essere chiara e a darla è stato l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile: “Non è possibile fare altre modifiche al tracciato o tornare al vecchio progetto perché l’opera è già in uno stadio avanzato”.
“La presunta colpa che Cabella cerca di gettarci addosso è pretestuosa – le dichiarazioni dell’ex sindaco di Novi Rocchino Muliere – sapeva benissimo che sarebbe stato difficile rimettere lo shunt ripristinando il vecchio progetto. La Lega ha governato per un anno, ma non si è mai sognata di far tornare il Terzo Valico alla vecchia progettazione.”
Secondo quanto previsto nel progetto attuale, i treni dovrebbero passare da Novi a velocità ridotta e le barriere previste mitigare l’impatto rumoroso, mentre il materiale rotabile dovrebbe diminuire ancor più il rumore.
Ma sarà davvero così? Per il momento attendiamo evoluzioni in una vicenda che sta suscitando sempre più polemiche.

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