Alessandria – A causa dei tagli regionali ai fondi per il trasporto pubblico locale saranno ben cinque le corse tagliate dall’Autoticino a partire dal 2 dicembre sulla linea Asti-Casale-Mortara. Altre subiranno sospensioni proprio nel periodo delle ferie natalizie e cioè tra il 23 dicembre e il 6 gennaio. Ancora una volta viaggiatori occasionali e pendolari, nonostante le promesse dei vari comitati che dovrebbero sciogliersi per inefficienza, saranno costretti ad inventarsi soluzioni alternative (ergo autovetture)per garantirsi i trasferimenti. La Regione ha convocato per venerdì prossimo alle 10 in Provincia i sindaci dell’Alessandrino, gli inutili Comitati Pendolari e i rappresentanti di Trenitalia per l’ennesimo ed inutile confronto. Intanto, riunione o non riunione, le corse tagliate da Casale verso Mortara sono quelle delle 9,39 e delle 20,14; da Mortara verso Casale delle 8,40, mentre sono soppresse le corse da Asti a Casale delle 15,15 e delle 20,15. Sospensioni dal 23 dicembre al 6 gennaio per la Casale-Asti delle 9,02 e delle 14,28; della Asti-Casale delle 11,30; la Asti Mortara delle 17,15; la Mortara – Asti delle 18,45; la Mortara- Casale delle 19,40; la Moncalvo-Asti delle 14,15. Tutto questo scempio dopo i tagli già avviati dal 19 novembre sulla Casale- Moncalvo, con due soppressioni tra Casale e Sala nella corsa delle 11 e sulla Sala-Casale delle 11,40, più varie sospensioni già comunicate e altre due soppressioni sulla Pontestura Moncalvo delle 8,30 e sul percorso inverso delle 11,15, più varie sospensioni natalizie già comunicate. Intanto Giampiero Nani sindaco di Montechiaro d’Asti ha scritto all’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino per chiedere un incontro. L’iniziativa è stata condivisa dai primi cittadini di Acqui, Strevi, Cassine, Mombaldone, Ponti, Denice, Bistagno, Terzo, Monastero Bormida, Spigno, Merana, Pareto, Castelletto d’Erro, Roccaverano e Serole preoccupati per il futuro della linea ferroviaria Alessandria-Acqui-San Giuseppe di Cairo-Savona.
NONOSTANTE I COMITATI DEI PENDOLARI IL DISASTRO FERROVIARIO CONTINUA
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