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I QUATTRO CONSIGLIERI REGIONALI ALESSANDRINI DAL RIMBORSO FACILE

Michele FormagnanaAlessandria – Michele Formagnana (già Lega, poi Gruppo Misto, poi Pdl ed ora Forza Italia di cui addirittura è capo gruppo in Regione) ammette che spese per biglietti gratta e vinci, piante, fiori, un frullatore, una bombola gpl “non siano imputabili al fondo di funzionamento istituzionale nemmeno adoperando tutta la fantasia di questo mondo” e dice candidamente al cronista di essersi sbagliato nell’infilare quegli scontrini insieme a quelli detraibili. Che ce vo’? Nell’inchiesta “Rimborsopoli” sulle spese controverse e rimborsate dei consiglieri regionali, c’è una spiegazione per tutto, anche se a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese non va giù che gente che porta a casa uno stipendio venti volte superiore al suo si faccia rimborsare dalla Regione, cioè dai cittadini che pagano le tasse, anche i lecca lecca. Ci sarebbe veramente da ridere – se la cosa non gridasse vendetta – a spulciare i rimborsi spese in cui finisce di tutto: i consumi al bar, alle cioccolaterie, alle gelaterie, al ristorante; ma anche le spese per il solarium, la pipa, il corso di golf, gli oggetti di porcellana, la casa, i fiori. I consiglieri regionali alessandrini con queste debolezze sarebbero Marco Botta e Cristiano Bussola (Pdl all’epoca degli accertamenti), Michele Formagnana e Riccardo Molinari (Lega Nord) che ora, nel lungo elenco di spese, possono inserire anche quelle sostenute al ristorante tra un’udienza e l’altra durante il processo.

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