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VIVA BIANCANEVE

Mamma mia! Chissà il Guennone com’è arrabbiato per la vittoria schiacciante di Berutti! Ahahahahah, vado a trovarlo così lo faccio parlare.
Bafometto, prendi la macchina che andiamo da Guenna.

Bafometto. Subito capo!

Arriviamo, suono, apre, entro.
Guenna. Sei di nuovo qui? Ma se ci siamo visti la settimana scorsa!
Louis Cyphre. Hai ragione, ma gli eventi incalzano ed io, come ben sai, mi informo solo da te, perché con tutti i difetti che hai – e son tanti ben – so che dici sempre la verità e le notizie le hai prima degli altri.
Guenna. Cosa vuoi sapere stavolta?
Louis Cyphre. Mi piacerebbe sapere cosa pensi dell’indubbio successo del tuo “amico” sindaco scadente di Tortona Massimo Berutti che ha avuto una valanga di voti ed è stato eletto consigliere regionale!
Guenna. Io non penso niente. Si sapeva che avrebbe vinto, appoggiato com’è dai poteri forti della provincia di Alessandria. Il suo è stato un risultato scontato. Diciamo che le previsioni del suo staff erano più orientate verso i 4000 voti mentre ora lui si deve accontentare di poco più di 3500 voti, 5-600 meno delle previsioni.
Louis Cyphre. Beh! Con la persecuzione che gli hai fatto, qualche voto è scappato!
Guenna. Guarda Louis, quello che ho scritto su di lui è tutto vero, dimostrato, incontrovertibile e ho fatto bene a scriverlo. Personalmente non ce l’ho con Berutti, non lo conosco neppure, gli ho parlato sì e no tre volte al telefono. Bon, tutto lì.
Louis Cyphre. Certo che  a te la vita tranquilla non piace troppo, vero?
Guenna. Io scrivo la verità e i miei lettori lo sanno benissimo. Certo, la verità offende, e qualcuno si è offeso e si offenderà.
Louis Cyphre. Ma non ti chiama mai nessuno per minacciarti o insultarti?
Guenna. Tutti i giorni. È stata curiosa una telefonata di qualche giorno fa. Era uno che conosco e che ha il vizietto di sniffare la coca. Da queste parti quelli che sniffano io li conosco più o meno tutti e lui è uno di questi. Mi ha telefonato certamente una mezzoretta dopo che aveva tirato la sua bella riga. Era di una calma serafica, evidentemente biancaneve aveva avuto il suo effetto. Mi parlava al telefono con voce ferma, calda, suadente e io lo lasciavo parlare. Mi stava rimproverando per un articolo che lo riguardava e che non gli era piaciuto troppo.
Louis Cyphre. E tu, incazzoso come sei, non lo hai mandato affanculo subito?
Guenna. No, subito sono stato al suo gioco, ma quando mi sono reso conto che stava telefonandomi in viva voce l’ho mandato affanculo, lui e quelli che stavano a sentire che, per non essere scoperti, se  ne sono stati zitti zitti a prendersi il mio vaffa! Che bello!
Louis Cyphre. Ahahahahah, ma avevano sniffato anche loro?
Guenna. Se c’erano quelli che dico io, sì, almeno un paio di loro oltre, naturalmente al mio serafico interlocutore.
Louis Cyphre. Insomma, ha proprio ragione tua moglie quando dice che non sei contento se non ti fai qualche nemico tutti i giorni.
Guenna. Noi gaelici siamo fati così. Cosa ci vuoi fare.
Louis Cyphre. Sì, hai ragione, siete fatti così, non c’è niente da fare. Ah, a proposito, hai mica del Calvados che me ne berrei volentieri un po’?
Guenna. Mi dispiace ma l’ho finito.
Louis Cyphre. Ok Guennone, lo vado a comprare e poi ce lo scoliamo.
Guenna. Ok capo!

Mentre uscivo dall’ufficio è arrivata una telefonata. Si sentiva urlare dall’altra parte del filo e il Guennone, salutandomi allungato sulla sedia, ha allontanato per un attimo la cornetta dall’orecchio ed ha alzato gli occhi al cielo. Un’altra grana, ma quello che urlava non aveva sniffato la coca perché  era troppo agitato.
Ça va sans dire!
Ahahahahahah!

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