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“Gazzarra rossa” all’Università, la Polizia interviene: “L’Ateneo è ostaggio della prepotenza”

Torino (Andrea Guenna) – Siamo tornati indietro di 45 anni o la gazzarra rossa di venerdì all’ateneo torinese è l’espressione naturale di pochi ma prepotenti e fastidiosi giovani che non hanno niente da fare, e neppure capito che la convivenza civile nasce dalla libertà cosciente e non selvaggia, per cui la libertà di ciascuno finisce dove inizia quella degli altri? O lorsignori vogliono fare la rivoluzione? Diamine!, allora la facciano una volta per tutte, ma la smettano di giocare in eterno al Simon Bolivar del terzo millennio per fare, alla fine, solo una gran confusione che non serve a nessuno ma causa sempre dei danni. Come quelli subiti da alcuni poliziotti intervenuti per ripristinare l’ordine che sono tornati in Questura con qualche osso rotto. A questo proposito abbiamo ricevuto un comunicato di Fsp Polizia, che pubblichiamo volentieri, dove si legge: “Uova contro il Rettorato, occupazioni con danneggiamento di una palazzina, striscioni della vergogna e prepotenza senza fine. Prosegue così la democratica battaglia ‘in difesa della cultura’ da parte di alcuni civilissimi soggetti, depositari di verità universali, che affermano il loro diritto di stare in Ateneo negando quello degli altri di fare la stessa cosa. Il tutto, ovviamente, calpestando senza alcun ritegno la dignità e la professionalità dei poliziotti che sono stati chiamati a intervenire per sedare la loro follia, alcuni dei quali tornando a casa ‘fortunatamente’ con solo qualche osso rotto. Come il nostro collega – si legge ancora nella nota sindacale dei poliziotti – a cui è stata fracassata una mano, e che a causa della frattura scomposta del metatarso e dell’anulare sinistro ne avrà per almeno un mese. Che vergogna che un’università sia ostaggio di questi delinquenti, e che un agente debba subire botte e offese senza che qualcuno riesca a dire lucidamente che tutto questo non ha a che fare con la politica, ma semplicemente che aggredire, sfasciare, imbrattare e occupare con prepotenza è sbagliato, chiunque lo faccia”.
Per quanto sta accadendo all’Ateneo di Torino, Valter Mazzetti (nella foto a lato), segretario generale di Fsp, aggiunge: “Sbirri e fasci tornate nelle fogne. Acab. Tutti liberi, recita un poetico striscione affisso dai collettivi che hanno occupato la palazzina Einaudi. Ma sono i dotti paladini della libertà senza responsabilità, piuttosto, che dovrebbero uscire dalle fogne di ideologismi che tutto ammettono e tutto giustificano, purché appartengano al modo di pensare proprio e non altrui. Siamo poliziotti – spiega il sindacalista -, e mentre passiamo per gli ospedali di ritorno da un banale servizio all’Università, ci chiediamo perché in certi contesti esistono solo paladini del libero arbitrio e mai paladini della legalità”.
Dopo gli scontri che si sono conclusi con tre poliziotti feriti, altrettanti sovversivi arrestati più una quindicina di denunciati, l’aula intitolata a Paolo Borsellino è stata devastata. Perché proprio l’aula di Borsellino? Forse perché sia lui che Falcone erano stati, da studenti, militanti in quel Fuan che voi, cari sinistri, contestate così duramente. Falcone e Borsellino erano dichiaratamente ed orgogliosamente di destra. Anche questa è una colpa? Essere di destra è un crimine? E allora cari rampolli viziati di famiglie benestanti che vi mantengono profumatamente per non fare una beata minchia dal mattino alla sera, che vi trastullate giocando a fare la rivoluzione, venite qui da noi in redazione, una redazione di uomini e donne di destra, ad Alessandria in Via Savonarola 74, a spiegarci quale sia il vostro pensiero politico per fare in modo che possiamo scriverlo per informare il volgo. Temiamo tuttavia che la vostra specialità non sia quella di farsi capire civilmente ma di sfasciare tutto, tipico atteggiamento di coloro che sono annoiati e non sanno come dare senso alla propria misera esistenza se non facendo sempre casino, e rompendo gli zebedei a chi lavora e a chi vuole vivere in santa pace. Se la polizia e i carabinieri solo lo volessero, sareste spazzati via in un giorno, ma non lo fanno perché vi risponderebbero con la stessa moneta. E voi ne approfittate come fanno quei bambini viziati che si avvalgono della benevolenza dei genitori per fare dispetti in continuazione, certi di farla sempre franca.
“I Poliziotti – rincara indignato il Segretario provinciale Fsp di Torino, Luca Pantanella – svolgono solamente il proprio lavoro al servizio del Paese e in favore dei suoi cittadini, compresi quegli scalmanati che pensano di poter rimestare nel fango di una squallida strumentalizzazione politica anche le nostre divise. Donne e uomini delle Forze di Polizia devono essere lasciati fuori da assurde strumentalizzazioni, perché sopportare anche questo è davvero troppo”.
Le prime tensioni si sono registrate nel pomeriggio di giovedì, quando il Fronte Universitario d’Azione Nazionale (Fuan) ha organizzato un volantinaggio per protestare contro un convegno ospitato all’Università riguardante alcune teorie revisioniste e negazioniste sulle Foibe. Ieri mattina c’è stato un corteo di studenti comunisti verso il Rettorato, durante il quale sono state tirate alcune uova contro le finestre. Quindi, dopo l’intervento della Polizia, sono iniziati gli scontri.
Immediata la presa di posizione della Regione Piemonte tramite l’assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca (nella foto a lato) che ha dichiarato alla stampa: “Chiediamo un tavolo a Prefetto e Rettore dell’Università degli Studi di Torino per studiare piano di liberazione di tutte le aule occupate in Università dai centri sociali”.
Noi di Alessandria Oggi, nel nostro piccolo, certi di interpretare i sentimenti delle migliaia di nostri lettori, esprimiamo totale solidarietà alle Forze dell’Ordine che garantiscono a tutti i cittadini, anche a quei minchioni che sfasciano le aule delle Università e che lanciano le uova marce ai Rettori, la convivenza civile e la sicurezza. Senza se e senza ma, siamo vicini a Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri, Agenti delle Polizie Locali e a tutti coloro che sono dalla parte della legalità e della civiltà, per cui garantiscono la sicurezza e la libertà anche a quelli, come i minchioni rossi di Torino e di tutta Italia, che non le meritano.

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