IL GRANDE BLUFF DELLE PROVINCE – Il 14 ottobre i consiglieri comunali saranno chiamati ad eleggere Presidente e rappresentanti della provincia di Alessandria. La tanto esaltata riforma della pubblica amministrazione si rivela per quello che era, un enorme bluff. Questa classe politica incapace di risolvere i problemi quotidiani della gente, di arginare la crisi economica nazionale, mentre aumentano disoccupazione e precarietà, pensa soltanto ad occupare spazi e ad ottenere compensi. Infatti potranno avere rimborsi spese, oneri previdenziali e spese di rappresentanza pagate. A questi signori interessa soltanto la governabilità senza problemi ed interferenze. Le Province come il Senato: nessuno vota ma i rappresentanti restano! Rappresentanti di una politica e non più degli elettori. Il Comitato Politico Federale della Provincia di Alessandria stabilisce che Rifondazione Comunista, non appoggia ne approva operazioni antidemocratiche che riducono sempre di più la partecipazione democratica dei cittadini. Rifondazione Comunista invita consiglieri comunali e sindaci ad occuparsi meglio delle loro città, che versano in condizioni sempre più preoccupanti, dove i cittadini vivono, quotidianamente, disagi economici e sociali. Le poche risorse messe a disposizione dalla nostra Provincia dovrebbero essere impegnate a potenziare i servizi per la comunità del nostro territorio e per mettere in condizione i lavoratori della Provincia di continuare la loro preziosa e necessaria funzione al servizio dei territori, dei comuni minori e dei cittadini. Rifondazione Comunista non parteciperà con propri candidati alle elezioni provinciali, i nostri consiglieri non si recheranno a votare per negare il loro consenso a questo furto di democrazia. “La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni”. (A. Dubcek).
Il segretario provinciale
Giovanni Cirri
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