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CONTRAVVENZIONI SCADUTE E PROGETTO LINCE, OVVERO IL CAOS ALLA COMASCHI

Alessandria – Che fine hanno fatto i 17.500 verbali inerenti infrazioni a codice della strada inviati dalla provincia di Alessandria e scaduti a Dicembre del 2013? Che fine hanno fatto le richieste di rimborso di coloro che avevano già pagato? Quale esito ha avuto la promessa di Comaschi di rimborsare tutti coloro che avevano pagato il verbale scaduto? Almeno qui ad Alessandria la liquidazione della vecchia Provincia è stata salutare per stendere un velo pietoso sui disastri perpetrati dall’amministrazione (anche e soprattutto quando vicepresidente era l’attuale sindaca di Alessandria Rita Rossa), tra sanzioni scadute, la destinazione degli introiti delle sanzioni alla sicurezza stradale ma che non si sa bene dove siano stati impegnati, il pasticcio Energia e Territorio di cui si attendono gli sviluppi. Ancora oggi arrivano solleciti di pagamento di contravvenzioni risalenti addirittura al 2012 e che l’Assessore Gianfranco Comaschi (nella foto) aveva promesso di archiviare. Come se non bastasse il cittadino continua ad essere vessato con gli autovelox: parte di quelli installati potrebbero essere rimossi perché è venuto meno il criterio del tasso di incidentalità: del resto quello di Mombello fu tolto proprio per questo motivo. E non si riesce a capire come oggi sia stata data via libera al “Progetto Lince” che prevede l’accertamento dei veicoli scoperti da assicurazione attraverso l’acquisizione delle targhe con un sistema simile all’autovelox piazzato su una struttura “a varco” quando alla fine del 2012 l’allora Comandante Rattazzo lo aveva presentato all’Amministrazione provinciale che l’aveva bocciato, e non si capisce come mai oggi, alla fine della legislatura, la Provincia fa ripartire il progetto?

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